La questione plusvalenze è un problema non di poco conto, ora con l’emendamento proposto nel decreto Milleproroghe aumentano i malumori: cosa sta accadendo.
L’emendamento proposto dall’Esecutivo in merito al decreto Milleproroghe è stato depositato al Senato, non senza qualche difficoltà. Adesso, però, ci sarebbe qualche problema di natura politico-calcistica, specialmente di chi non vorrebbe farlo passare. Tante società di Serie A ne avrebbero fatto volentieri a meno, fatto sta che la situazione è ben delineata e tutto dovrebbe cambiare da qui a breve.
Il campionato intanto procede con il Napoli saldamente in testa, sul fronte calcio non giocato spunta invece una novità che lascia l’amaro in bocca a molti club. La vicenda plusvalenze è infatti un tasto dolente che tocca da vicino la stragrande maggioranza dei club del massimo torneo italiano.
Serie A e plusvalenze, il Governo ha deciso: tutte le novità
Fino ad ora era possibile per le società usufruire di un cosiddetto regime di favore, così da ripartire le plusvalenze nell’arco di cinque anni, pur avendo, anche per una sola stagione, un determinato giocatore in organico. Ora, invece, tutto è destinato a cambiare e anche in maniera radicale. Nessuna possibilità di tale genere, per farlo il calciatore dovrà rimanere in squadra per almeno tre anni. Al momento, invece, i club hanno potuto sfruttare questo modus operandi, così da diluire le tasse in 60 mesi.
La normativa imporra tre anni di permanenza all’interno del club, soltanto in questo modo si potranno ottenere dei benefici. Ma non si tratta dell’unica novità emersa dall’emendamento contenuto del decreto Milleproroghe. Limitato l’ammontare della plusvalenza alla sola corrispondenza cash. In sostanza, quindi, sarà limitato l’utilizzo delle plusvalenze nate da trasferimenti senza alcun pagamento in denaro.
Questi scambi daranno così vita ad alimentare il reddito della stagione in corso, con tanto di tasse da pagare che non potranno essere più spalmate. Si tratta di un vero e proprio freno allo scambio senza circolazione di denaro che spesso sarebbe stato utilizzato per offrire una panoramica rose dei bilanci societari. Ed è proprio da qui che si mostrano i primi segnali. Durante l’ultima sessione di calciomercato, la Serie A ha speso circa 32 milioni di euro cash, in Premier League ben 829. Regolarizzare le plusvalenze era l’obiettivo principale, ora non resta che vedere i risultati di tale provvedimento.