FIFA, gli abusi al centro del nuovo Codice Etico: cosa cambia su violenza e partite truccate

FIFA, il nuovo Codice Etico mette al centro la trasparenza: le regole principali sono atte a salvaguardare abusi e irregolarità.

Il Mondiale in Qatar ha aperto un capitolo nuovo in termini di etica e presenza. La FIFA non può evitare di interrogarsi su quanto avvenuto in Medio Oriente. Centinaia di manifestazioni in favore dei diritti umani e contro gli abusi reiterati su chi ha lavorato (e non solo) affinché il Mondiale potesse avere luogo. Infantino – numero uno dell’Associazione – ha dovuto difendersi dalle accuse di intolleranza (per usare un eufemismo) e di negligenza rispetto alle tematiche correlate che poco a che fare hanno con lo sport, ma entrano a gamba tesa nel dibattito.

Gianni Infantino
Gianni Infantino approva il nuovo Codice Etico (ANSA)

Terminata la manifestazione, Infantino e soci si sono messi al tavolo delle trattative e hanno affrontato il problema del Codice Etico: in primis per cercare di arginare problemi ancora presenti come quelli degli abusi e poi per affrontare la possibilità di rifarsi su eventuali scoperte di raggiri o trucchi relativi ai match. La piaga delle scommesse e dei ricatti morali è ancora fortemente presente in questo ambito tanto bramato ed egualmente divisivo.

FIFA, Infantino riparte dal nuovo Codice Etico

Pertanto abusi, violenze e sfruttamenti sessuali non saranno più soggetti a prescrizione decennale. Anzi, gli atleti che restano vittime di tali atteggiamenti saranno incentivati a denunciare. Lo stesso vale per gli altri tipi di reato sportivo. Sulle questioni legate a partite truccate e misfatti di vario genere è stata nominata la qualifica di un esperto di integrità indipendente che, se vogliamo, è simile al delegato anti-corruzione nel Governo. Quest’ultimo avrà il compito di fare da raccordo nelle varie fasi della Giustizia Sportiva, oltre ad esercitare un potere di controllo e “sorveglianza”.

FIFA Gianni Infantino
Il nuovo Codice Etico cambia le carte in tavola del calcio internazionale

L’occhio della FIFA si fa più vigile e, se possibile, meno transigente. Il Mondiale ha segnato un punto di non ritorno: spartiacque fra prima e dopo. Gli addetti ai lavori e le autorità hanno deciso da dove ripartire, con Infantino capofila che ci mette la faccia sperando di ritrovare quella “nobiltà” di intenti che, per molti, sembrava essersi smarrita. Quel che è accaduto in Arabia non viene dimenticato, proprio per questo fare qualcosa era doveroso: un primo passo che, però, ripaga solo in parte gli “scivoloni” di ieri. Il percorso è ancora lungo con l’auspicio di non inciampare nuovamente: il prezzo della diplomazia è troppo alto se in ballo c’è l’incolumità di un popolo.

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