Zaniolo-Roma, e ora? La mossa che può cambiare tutto. Alla fine di settimane snervanti l’attaccante ligure è rimasto nella Capitale
La domanda che tutti, al di qua della sponda giallorossa del Tevere, si pongono è una e una sola. “Ora che Nicolò Zaniolo è rimasto nella Capitale, cosa può accadere?“. L’attaccante ligure, al termine di giornate a dir poco caotiche e convulse, ha detto no all’unica vera proposta arrivata all’orecchio del suo procuratore, l’agente Claudio Vigorelli. Netto il rifiuto pronunciato ai dirigenti del Bournemouth, giunti fino a Milano per convincere il giocatore a trasferirsi in Premier League.
L’ex talento cresciuto nelle giovanili dell’Inter avrebbe voluto tornare a Milano, stavolta al Milan con cui aveva trovato un’intesa di massima sull’ingaggio. Ma la trattativa non è andata in porto perchè i rossoneri non hanno accettato le condizioni della Roma, vale a dire l’inserimento dell’obbligo di riscatto a giugno a una determinata cifra. E dunque, Zaniolo resterà nella Capitale almeno fino a giugno.
Roma-Zaniolo, e adesso? All’attaccante non resta che una strada da seguire
Nel frattempo il presidente della Roma, Dan Friedkin, ha deciso di usare il pugno di ferro: attraverso un durissimo comunicato, il patron giallorosso ha di fatto messo il giocatore fuori rosa. Chiarendo una volta per tutte che Zaniolo lascerà la Capitale a giugno solo nel caso in cui arrivasse una proposta in linea con quella avanzata dal Bournemouth (35 milioni di euro, bonus compresi).
L’attaccante ligure si è messo praticamente in un vicolo cieco. E l’unica mossa che gli consentirebbe, forse, di uscirne sarebbe una netta inversione di marcia. Se infatti Zaniolo dovesse cospargersi il capo di cenere e chiedere scusa pubblicamente a società, tecnico, compagni di squadra e perchè no anche ai tifosi, lo stato maggiore romanista potrebbe tornare sui propri passi reintegrandolo in rosa.
Solo il tempo, che per definizione è galantuomo, saprà rispondere all’interrogativo in merito al futuro immediato di Nicolò Zaniolo. Certo è che se dovesse permanere questo stato di cose, questo muro contro muro insulso e controproducente per tutti, la carriera di questo che resta un grande talento rischia seriamente di arenarsi con larghissimo anticipo. I prossimi giorni in tal senso saranno decisivi: a Trigoria si attendono le mosse dell’eroe di Tirana.