Skriniar-PSG, rimandato a giugno: la reazione dei compagni. Il forte difensore slovacco l’estate prossima si trasferirà in Francia
Milano e…Milan si diranno addio a giugno. Il gioco di parole è quanto mai indovinato, visto che il Milan in questione altri non è che Skriniar, il 28enne difensore slovacco che l’estate prossima lascerà l’Inter a parametro zero per trasferirsi a Parigi, tra le file del Paris Saint Germain, club con cui ha già firmato un contratto a decorrere dal prossimo luglio. Alla fine la super offerta del ricchissimo club parigino, proposta inarrivabile per le casse nerazzurre, ha fatto la differenza.
A questo punto, l’interrogativo che tutto l’ambiente nerazzurro si sta ponendo in queste ore è se Skriniar, in questi ultimi cinque mesi da giocatore dell’Inter, riuscirà a mettere da parte l’intesa con il suo futuro club e a concentrarsi solo sui prossimi impegni che attendono la squadra di Simone Inzaghi. A cominciare dal derby contro il Milan fino agli ottavi di Champions League contro il Porto.
Skriniar-PSG, lo spogliatoio è dalla sua parte
Per parlare del futuro immediato del difensore slovacco che lo vede ancora in nerazzurro fino a giugno e delle possibili reazioni all’interno dello spogliatoio, nel corso della diretta di calciomercato.it ai microfoni di TvPlay è intervenuto il giornalista del quotidiano La Repubblica, Franco Vanni. Secondo il quale i giocatori dell’Inter non lo hanno affatto scaricato.
“Partiamo da un’immagine fotografica, ovvero Skriniar che entra alla Pinetina in macchina con Dimarco, che è un ultras dell’Inter, era un ragazzo che andava in curva. Non è casuale questa mossa, Dimarco è il più identitario dei giocatori interisti, vuol dire che se offendi Skriniar offendi anche lui, non è entrato dalla porta di servizio”. Ergo, per lo spogliatoio Skriniar è ancora una colonna portante dell’Inter.
“Il fatto che la curva abbia fatto un comunicato dove parla di nessun rancore e chiede di non fischiarlo indica che Skriniar ha la protezione dei senatori. E’ ovvio che non sia il massimo avere un possibile futuro capitano in scadenza in spogliatoio. La situazione però mi sembra contenuta bene, poi Marotta è un dirigente espertissimo. L’incognita è legata alla tenuta mentale del giocatore, contro l’Empoli era fin troppo nervoso”.
