Serie A, non solo Jp Morgan. Il massimo campionato italiano fa gola anche ad altri soggetti che appartengono al gotha della grande finanza
Nonostante le tante criticità e l’ombra delle plusvalenze fittizie che potrebbe allungarsi coinvolgendo, oltre alla Juventus già sanzionata con 15 punti di penalizzazione dalla Corte Federale d’Appello, altri club, il calcio italiano mantiene intatto il suo appeal.
Sono, infatti, in nove tra banche d’affari e fondi d’investimento (Jp Morgan, Searchlight, Carlyle, in partnership con Apax e The Three Hills, Apollo, Goldman Sachs, Citybank e Deutsche Bank) ad aver mosso i primi passi con la Lega Serie A nell’ambito di sette manifestazioni di interesse.
Lo ha rivelato, ai microfoni de “La politica nel pallone” su Rai Gr Parlamento, Luigi De Siervo, Ad della Lega Serie A: “Allo stato attuale sono arrivate sette manifestazioni d’interesse e nell’arco delle prossime due settimane con il Presidente Casini effettueremo degli incontri per poter relazionare nell’assemblea del 24 febbraio alle squadre e far comprendere quali sono i modelli che sono sottoposti“.
Serie A, arrivano fondi e banche: in ballo finanziamenti per un 1 miliardo
Non è la prima volta che colossi bancari e fondi d’investimento bussano alla porta della Lega Serie A. Due anni fa è stata rispedita al mittente, quando si era in dirittura d’arrivo, l’offerta del private equity Cvc, in partnership con Fsi e Advent, per entrare con una quota del 10% nel capitale azionario della media company della Lega.
In questo caso, però, l’obiettivo è differente: i nove player finanziari di cui sopra, che appartengono al gotha della grande finanza, sono interessati a elargire finanziamenti, fino a un miliardo di euro, per specifici progetti di sviluppo. In particolare, i colossi bancari statunitensi Goldman Sachs e Jp Morgan sono pronti a concedere, a fronte ovviamente di alti interessi, mega-prestiti.
La biblica manna dal cielo piovuta nel momento in cui la Lega è a un snodo cruciale, la prossima asta per i diritti televisivi da cui dipende in gran parte la sostenibilità economica dell’intero sistema. Finanziamenti che, quindi, nel caso in cui i club non dovessero avere la garanzia di introiti pari a quelli dell’ultima tornata, assumerebbero un’importanza maggiore.
Comunque, siamo solo in una fase embrionale trattandosi di generiche e iniziali manifestazioni d’interesse. Inoltre, i Presidenti dei club non hanno deciso come rispondere a tale interessamento, tra di loro non prevale ancora una visione comune sul futuro del calcio ma vanno in ordine sparso, una situazione che è figlia del differente “stato di salute economica” dei vari club.