Dopo 20 giornate dal bilancio degli infortunati nelle squadre di Serie A emerge un dato che fa riflettere, il confronto tra Napoli e Milan.
La stagione in corso è stata più intensa delle altre. L’ingente mole di impegni serrati tra campionati, coppe e Mondiale ha messo in evidenza una propensione agli infortuni comprensibilmente più spiccata. Molti club di Serie A hanno attraversato o stanno attraversando dei momenti piuttosto duri, tra indisponibili con degenze più o meno lunghe, ricadute e nuovi infortuni. Facendo un confronto tra tutte le squadre di Serie A emerge in maniera piuttosto netta una differenza abissale tra i campioni d’Italia uscenti del Milan e la capolista Napoli.
Milan e Napoli in questo momento sono due squadre agli antipodi e paradossalmente due facce della stessa medaglia. La medaglia nella fattispecie è quella dei campioni d’Italia. Il Milan infatti ha ancora lo Scudetto sul petto, il Napoli salvo cataclismi inconcepibili lo avrà nella prossima stagione.
Il gioco, l’entusiasmo e la fortuna del Milan si sono smarriti, mentre ai partenopei riesce letteralmente tutto. Tra le cause che hanno rotto il “giocattolo” Milan, c’è una crisi infortuni che praticamente è ininterrotta da almeno 2 stagioni e mezzo. Questa volta però il Diavolo pare non riuscire più a rialzarsi come successo in diverse occasioni in passato.
Milan-Napoli il confronto sugli infortuni parla chiaro
La storia dell’ultimo campionato e di quello in corso, come spesso accade, vive anche di tanti “se” e di tanti “ma”. Nella testa dei tifosi del Milan uno di tarli fissi è rappresentato dal chiedersi cosa sarebbe stato di questa stagione senza la mole imbarazzante di infortuni che ha colpito la squadra di Pioli, uno su tutti: quello di Mike Maignan.
Dall’altra parte però non può essere un caso, né soltanto fortuna, il fatto che l’infermeria di Castel Volturno non sia mai affollata e molto spesso vuota. Se si sommano le giornate saltate complessivamente da tutti i giocatori del Napoli infatti, si arriva a quota 31, suddivise tra 9 giocatori. Le degenze più lunghe sono state quelle di Rrahmani e Demme, entrambe protrattesi per 6 giornate. Seguono a quota 4 i top player Osimhen e Kvaratskhelia. Il numero massimo di giocatori indisponibili contemporaneamente per Spalletti è stato di 2 elementi.
Il Milan arriva ad un numero di 114 giornate di assenza complessive contando tutte quelle dei giocatori della rosa. Numero destinato a salire visti i recenti stop anche di Tomori contro la Lazio e Bennacer ieri. Mentre a passare dall’infermeria di Milanello invece sono stati in 18. La degenza più lunga ovviamente è quella di Ibrahimovic, ancora mai rientrato dopo l’operazione al ginocchio, seguito da Florenzi, anche lui finito sotto i ferri. Tolti loro il più assente è proprio Maignan, giunto alla 14a giornata lontano dal campo. Dopo il portiere francese seguono Krunic a 8 giornate ed il trio composto da Rebic, Calabria e Saelemaekers che sono stati fermi per 7 giornate. La giornata in cui ne sono stati fuori il maggior numero contemporaneamente è stata la 16a in cui gli indisponibili erano 9. Il dato più sconcertante però è un altro: dall’ottava giornata Pioli ha di fatto sempre almeno 5 giocatori non arruolabili.