Stefano Pioli e il Milan non stanno vivendo un momento semplice: come uscirne fuori dopo la sonora sconfitta subita in casa contro il Sassuolo? Le novità.
La tifoseria ha mal digerito il KO interno rimediato dai rossoneri contro il Sassuolo. Sono in tutto 18 le reti subite dalla compagine meneghina nel solo mese di gennaio, tutte prese dopo la pausa post Mondiali di Qatar 2022. I numeri parlano chiaro e la compattezza del reparto arretrato vacilla, così come l’unità fra gli altri interpreti. Il Milan perde la seconda gara consecutiva dopo il sonoro 4-0 contro la Lazio, 9 gol in due soli match.
Da “Pioli is on fire” a “Pioli out” è un attimo, la musica cambia e i tifosi si scagliano contro l’allenatore dello scudetto conquistato durante la scorsa stagione. La classifica di Serie A vede il club attualmente al quinto posto e quindi fuori dalla zona Champions League. La corsa allo scudetto è proibitiva, specialmente con questi risultati che si aggiungono al cammino del Napoli, ora però i rischi aumentano e non poco.
Milan, Pioli cerca di cambiare tutto: i dettagli
Lavoro importante quello di Stefano Pioli che dovrà analizzare quanto subito dalla retroguardia rossonera, ricercare l’entusiasmo ormai perso e sperare di non gettare alle ortiche un’intera stagione. Ritrovare un giusto assetto, far collimare i reparti e ritrovare la giusta serenità, specialmente in difesa.
Sono troppi, infatti, i 18 gol presi dal Milan durante le ultime gare, specialmente alla luce del 2-5 contro il Sassuolo e il 4-0 contro i biancocelesti allenati da Maurizio Sarri. A pesare ci sarebbero anche alcune assenze (nel solo match di ieri out Leao, Bennacer, Tomori e Maignan), ma questa non può essere una scusante tale da giustificare i cinque gol incassati in quel di San Siro.
Pioli questo lo sa bene ed è pienamente cosciente di dover dare una scossa ai propri calciatori. I rossoneri dovranno cercare di concludere la stagione 2022-23 in zona Champions, poi sarà il momento dei bilanci e delle riflessioni su cosa fare e in che modo. Nel frattempo, però, l’allenatore prova a ricomporre i pezzi di un puzzle che si è disintegrato in pochissime partite: certezze da ritrovare e consapevolezza di voler dare ancora tanto.