Claudio Lotito è sorpreso dall’ultimo annuncio fatto sullo stadio Flaminio: c’è una risposta sull’ipotesi del nuovo impianto della Lazio.
Il tema degli stadi in Italia è sempre molto dibattuto e non mancano le discussioni sui possibili nuovi impianti nella capitale. In un prossimo futuro Roma e Lazio potrebbero lasciare l’Olimpico per dividersi spostandosi in un luogo differente. I biancocelesti, come dichiarato da Claudio Lotito, stanno pensando di trasferirsi allo stadio Flaminio ormai inutilizzato da molti anni.
Un’idea divulgata dal presidente della Lazio che però presenta diversi ostacoli. Il più grande riguarda la capienza, attualmente inferiore ai parametri della Serie A. Nello specifico lo stadio romano, solitamente destinato alle partite di rugby, conta circa 18mila posti che sono sotto agli standard minimi del massimo campionato italiano.
Un problema di grande rilevanza che, per risolverlo, necessita inevitabilmente di un’ampliamento non facile a breve termine. Una situazione più difficile alla luce dei soliti lunghi tempi della burocrazia italiana a rallentare tutti i processi. In questo senso però qualcosa si sta muovendo e presto potrebbero esserci importanti novità, non proprio però favorevoli ai biancocelesti.
Lotito, chiusura sul Flaminio: “Le chiacchiere stanno a zero”
Mentre nel resto d’Europa le società di calcio dispongono di stadi innovativi e all’avanguardia, lo scenario italiano a confronto è davvero desolante. Nonostante i suggestivi scenari di San Siro e dell’Olimpico, che rimangono tra i più belli del mondo, le squadre stanno spingendo per avere degli impianti di proprietà per aumentare anche i ricavi.
Se la situazione è bloccata da anni a Milano, le cose non cambiano molto nella capitale. In questo caso però, come affermato da Alessandro Onorato, la colpa è anche degli stessi club (in questo caso la Lazio). L’assessore ai Grandi Eventi, Sport, Turismo e Moda, a margine dell’inaugurazione della sessione finale del Calciomercato all’Hotel Hilton di Fiumicino, ha lanciato un messaggio a Lotito: “Sul Flaminio non è arrivato nulla, le chiacchiere stanno a zero. Il tempo non è scaduto ma le parole sono state maggiori dei fatti”.
Insomma, dopo tanti ultimatum, sembra essere arrivata una prima chiusura: “Se la Lazio voleva presentare il progetto avrebbe potuto farlo da tempo. Di sicuro l’impianto non sarà lasciato in quella condizione vergognosa. Nei prossimi giorni se non arriveranno proposte da investitori privati stiamo pensando di mettere dei soldi per fare una progettazione pubblica e poi andare a parlare col governo per chiedere i fondi del caso”.
Un fatto che dispiace anche alla stessa amministrazione: “Crediamo che i club debbano essere sostenuti affinché abbiano una loro struttura. A quel punto lo stadio Olimpico diventerebbe un po’ come Wembley a Londra“.
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