La Juve è al centro di un vortice fra risultati in campo poco soddisfacenti e le paure per una ipotesi retrocessione. Cosa emerge sulle motivazioni della sentenza da parte della giustizia sportiva.
La sconfitta casalinga subita contro il Monza apre un nuovo scenario in casa Juve, non senza inevitabili polemiche. I 15 punti di penalizzazione pesano e non poco, specialmente alla luce di una rincorsa difficile e allo stesso tempo complicata visto il rendimento delle rivali. Ora, però, tutto sarebbe diventato ancor più complicato per Massimiliano Allegri e i calciatori bianconeri.
L’Europa è molto lontana e gli scenari non fanno vivere giornate serene a tifosi, società e anche agli stessi calciatori che scendono in campo. Isolarsi è difficile, specialmente alla luce dei possibili risvolti di una situazione ancora tutta da chiarire sul fronte sportivo, così come in materia di giustizia ordinaria, senza dimenticare le decisioni della UEFA.
Juve, nuovo pericolo retrocessione? Cosa sta accadendo
Lunedì 30 gennaio 2023 è il giorno delle tanto attese motivazioni in merito alla sentenza della Corte Federale d’Appello che ha sanzionato la Juventus con un -15 in classifica, pena superiore anche rispetto alle richieste del procurato Giuseppe Chiné che aveva ipotizzato 9 punti di penalizzazione. In casa bianconera si lavora intanto senza sosta per preparare il ricorso, non senza prima aver conosciuto tutti i dettagli.
La sentenza sulla vicenda plusvalenze è uno degli argomenti più dibattuti degli ultimi tempi, una questione che rischia di estendersi nelle prossime settimane alla luce di ulteriori indagini da parte delle autorità competenti in materia. Fatto sta che le cose sul fronte calcio giocato non vanno bene e la sconfitta casalinga contro il Monza mostra non pochi problemi.
La vicenda è ancora tutta da conoscere, si attendono le motivazioni e da lì in poi sarà possibile procedere con la memoria difensiva da presentare entro un massimo di 30 giorni. Il tempo scorre e il club deve fare di necessità virtù in uno dei momenti più delicati dell’intera storia societaria. La paura derivata da Calciopoli torna in auge, il pericolo retrocessione come nel 2006 preoccupa i tifosi bianconeri.