La Juventus ha appreso le motivazioni della Corte d’Appello della FIGC in seguito alla sentenza sul caso plusvalenze : il testo ufficiale.
Dopo qualche giorno di attesa sono arrivate le motivazioni ufficiali che hanno spinto la Corte d’Appello della FIGC a infliggere la risaputa sanzione alla Juventus. La sentenza avevo sorpreso e alzato le polemiche in casa bianconera che ha provveduto immediatamente ad annunciare ricorso contro i 15 punti di penalizzazione. Ora però si è aggiunta una nuova pagina della vicenda che continua a fare discutere ed entra ancora di più nei dettagli degli illeciti contestati alla società precedentemente guidata da Andrea Agnelli.
E’ un giorno importante e forse decisivo per il destino della Juve, attualmente nella parte sinistra di classifica dopo la durissima penalità sul caso plusvalenze. La sconfitta col Monza ha soltanto aumentato i problemi di una squadra più vicina alla zona retrocessione che a quella europea: un paradosso per il club più titolato d’Italia.
La realtà però è questa e rischia di rimanere tale per diverso tempo se i bianconeri non riuscissero a ribaltare la decisione del procuratore federale Giuseppe Chiné. Da questo momento però la società ha tutte le carte in mano per presentare ricorso al Collegio di Garanzia dello Sport, ultimo grado della giustizia sportiva.
Juventus, caso plusvalenze: cosa contesta la Corte d’Appello federale
In un testo integrale di 36 pagine la Corte d’Appello federale ha spiegato tutti i passaggi dell’indagine che hanno portato alla penalizzazione in Serie A della Juventus. Nel lungo comunicato ufficiale si legge come il club “abbia commesso un illecito disciplinare sportivo, tenuto conto della gravità e della natura ripetuta e prolungata della violazione”.
Nello specifico “vista la documentazione proveniente dai dirigenti con valenza confessoria e dai relativi manoscritti, le intercettazioni inequivoche e le ulteriori evidenze relative a interventi di nascondimento di documentazione o addirittura manipolatori delle fatture”.
Inoltre si precisa perché le altre squadre sotto indagine siano state tutte assolte: “nei fatti nuovi sopravvenuti non sussistono evidenze dimostrative specifiche che consentano di sostenere l’accusa e tanto meno appare possibile sostenere che vi sia stata una sistematica alterazione di più bilanci per le altre società”. Nelle motivazioni si legge che i bianconeri hanno violato gli articoli 4 e 31 del Codice di Giustizia sportiva. Poi si fa riferimento anche al famoso “libro nero” di Fabio Paratici che rappresenterebbe un’altra prova schiacciante dell’alterazione delle operazioni di trasferimento e dei relativi valori per generare plusvalenze fittizie.