Roma, non solo Zaniolo. Smalling è in attesa di capire quale sarà il suo futuro, la situazione del muro di Greenwich è diversa dal collega.
Felicità. Su questo concetto Mourinho ha imperniato le ultime uscite pubbliche della Roma: “Voglio in squadra gente felice di partecipare, Zaniolo non è felice – ha detto lo Special One in conferenza stampa – quindi resta ma non fa parte del progetto”. Chiaro, semplice, disponibile. Una voce distinta nel mare magnum di dubbi, perplessità e sotterfugi che accompagnano la situazione contrattuale di alcuni elementi. Oltre a Zaniolo, c’è Smalling. L’uomo – a differenza dell’ex Inter – sembra contento di stare a Roma, ma nessuno è contento (né tantomeno può esserlo) di andare in scadenza senza ricevere segnali incoraggianti sul futuro.
Allora ci pensa Mourinho: esattamente come ha fatto con Pellegrini – infatti poi è arrivato il rinnovo – parole incoraggianti in pubblico per stimolare e garantire: “Il difensore gioca bene ed è fondamentale per noi”. Segnale chiaro che la Roma sul muro di Greenwich vuole investire, più di quanto non abbia già fatto. Lo dimostra anche la volontà degli agenti del giocatore di chiudere. Ci sarebbe già stato un primo incontro tra Pinto (Direttore Generale della società) e l’entourage del giocatore.
Roma, Smalling: rinnovo possibile, ma la trattativa non decolla
L’intenzione sembrerebbe quella di tenere il giocatore, ma senza ricorrere all’opzione annuale che il suo contratto prevede: niente rinnovo automatico per un ultimo slot, ma direttamente un biennale sul piatto. Queste le intenzioni, tra il dire e il fare c’è di mezzo il mercato, però Smalling non è Zaniolo e la società ha gradito non poco l’atteggiamento del 33enne ex United. Mai una parola fuori posto, né tantomeno polemiche dopo le esclusioni di Mourinho che adesso, però, non rinuncia a lui nemmeno in casi estremi.
Il nodo è l’ingaggio: si discute sul tipo di adeguamento contrattuale, anche se l’agente del giocatore (James Fatherstone) resta vago sulla possibilità che il suo assistito rimanga nella Capitale. Significa che, comunque, il calciatore si sta guardando intorno: sulle sue tracce ci sono Inter e Juve, ma al momento per ragioni diverse le piste sembrano essersi raffreddate.
Rimangono eventuali offerte dall’estero, per questo la Roma deve affrettare i tempi. L’addio – al momento – non è una priorità. Infatti anche Mourinho spinge affinché resti, ma il passo in più dovranno farlo i Friedkin. Visto che il giocatore non ha nessuna intenzione di smuovere le acque: chiede un adeguamento a quei 2,6 milioni di euro che percepisce attualmente. E non è detto che la Roma non possa accontentarlo, altrimenti guarderà altrove. Ma la situazione non sembra essere compromessa, al netto di ripensamenti dell’ultima ora: Zaniolo docet.