Juventus, Allegri scuote l’ambiente e suona la carica alla squadra: lo stop con il Monza ha acceso diversi campanelli d’allarme.
Allegri deve tornare a fare il lavoro sporco: quello del motivatore prima che semplice allenatore. Quando le cose vanno bene è semplice, ma meno stimolante. Nel momento in cui c’è da rifondare una realtà, la situazione cambia. L’importante è vedere come: l’evoluzione delle cose. Il problema è che questa Juventus, secondo Max Allegri, non sembra evolvere.
Quando è arrivato anni fa ha detto: “Alcuni giocatori avevano paura di confrontarsi con il Malmoe in Champions League”. Ora il ruolo del Malmoe ce l’ha il Monza di Berlusconi che non solo fa paura, ma riesce anche a far riflettere. Una sonora sconfitta da una squadra neo-promossa, forse, è la sveglia necessaria. Le parole a fine partita, però, sono chiare: “Ci servono punti salvezza”. Il messaggio è forte, ma altrettanto chiaro. Qui non si scherza più: è naturale che la Juventus non rischia la retrocessione, ma ritrovarsi nelle zone basse della classifica dopo la penalizzazione è un segnale.
Allegri, la provocazione per salvare l’ambiente
Risalire la china non è semplice per nessuno: le altre squadre hanno fame. La stessa che deve tornare ad avere la Juve. Senza farsi influenzare da altri fattori: “Chi non guarda la situazione per quella che è – ha detto Allegri nel post partita – commette un errore grave”. A Torino, sponda bianconera, il tempo degli errori è finito: occorre mettere ordine. Per farlo già una partita da dentro o fuori: il confronto in Coppa Italia con la Lazio. Andare avanti nella Coppa nazionale è utile per salvare una stagione.
La Juventus è ferita, ma non è morta. Allegri chiama in causa il termine ‘salvezza’ perchè la squadra deve salvarsi da sola. Via dalle paure e dalle tensioni, solo con la forza del talento e la tenacia dei più grandi. Ciascuno deve fare la propria parte: il campanello d’allarme ha risuonato forte e chiaro. Basta scuse, questa la carica di Allegri che con altre parole ha richiamato tutti all’ordine. “Non servirà il ritiro”, ha detto il tecnico. Basta un confronto tra uomini. In settimana avverrà, nel caso in cui non fosse ancora chiaro il messaggio sulla salvezza, Allegri è pronto a ribadire che nessuno esce dal guano da solo. Occorre essere uniti perché l’unione fa la forza, quella che la Juve aveva e sembra aver smarrito. O magari soltanto accantonato.