Lo staff medico della Juventus salva la vita ad un calciatore: ecco che cos’è successo e quella chiamata provvidenziale.
Talvolta, anche una telefonata può salvare la vita. E’ quello che è successo in Serie A, precisamente alla Juventus. Lo staff medico del club bianconero è riuscito tempestivamente ad analizzare un test di uno dei tesserati e i valori hanno insospettito subito tutti.
Era necessario un intervento, ma il calciatore non ne era a conoscenza. Senza quelle visite mediche, la malattia sarebbe peggiorata e oggi non starebbe raccontando tutto il suo percorso riabilitativo avvenuto dopo l’operazione. Dalla paura alla rinascita: ecco che cos’è successo alla Juventus.
Juventus, la confessione dell’ex: “Grato ai medici, non sapevo del tumore”
Estate 2018. Sono mesi caldi in casa Juventus. Si lavora all’operazione Cristiano Ronaldo, che a luglio sbarca a Torino con l’obiettivo di vincere la Champions League. Prima, però, la società chiude un altro affare importante. O almeno sulla carta. Alla Continassa, a giugno, viene ufficializzato l’acquisto di Emre Can. Il centrocampista arriva dal Liverpool e viene considerato uno dei migliori nel suo ruolo.
Appena arriva in Italia fa le visite mediche, ma dopo circa due mesi dal suo approdo alla Juve scopre di avere una grave malattia: “Avevo un tumore alla tiroide e avevo urgentemente bisogno di operarmi. Questo episodio ha cambiato tutto nella mia vita – racconta l’ex bianconero ai microfoni di DAZN – Puoi avere tanti soldi, puoi avere tutto, ma la salute è la cosa più importante“.
Poi Emre Can prosegue: “Sono estremamente grato ai dottori: un paio di mesi dopo le visite mediche con la Juve, mi chiamarono – Lui era ignaro di tutto, persino dell’esistenza della malattia – Non sapevo nemmeno cosa stesse succedendo, non avevo mai sentito parlare di una tiroide e non sapevo che potesse esserci un tumore. Il trasferimento a Torino è valso solo per questo“. Senza quel passaggio da Liverpool a Torino non avrebbe scoperto in tempo il tumore. Ed oggi, Can ne può parlare liberamente.