Napoli-Roma è anche uno scontro a distanza tra due attaccanti di razza, con caratteristiche simili ma con un lavoro di squadra differente da attuare.
Napoli contro Roma, prima contro quinta in classifica, 50 punti contro 37, primo attacco del campionato contro il sesto: è questo il derby del sole. Una gara difficile per entrambe, dove i tre punti contano tantissimo perché si lancerebbe un segnale ulteriore alle pretendenti. Da un lato c’è la squadra di Spalletti che non vuole dare neanche un punto alle dirette concorrenti per il titolo; dall’altro c’è la squadra di Mourinho che deve continuare a vincere per sperare nel quarto posto.
Il bel gioco, la velocità di fraseggio e le verticalizzazioni contro una buona organizzazione difensiva e veloci ripartenze. All’andata bastò un gol di Osimhen per consentire ai partenopei di espugnare l’Olimpico ed aggiudicarsi un importante big match. Adesso, l’importante sarà portare a casa solo l’intera posto in palio a prescindere a chi andrà a segno.
Napoli-Roma, Osimhen affronta Abraham
Proprio però lo scontro tra azzurri e giallorossi vedrà il confronto tra due giovani e promettenti attaccanti: Osimhen e Abraham: due calciatori veloci, alti, grintosi, capaci a modo loro di trascinare le rispettive squadre al successo. 24 anni il nigeriano, 25 l’inglese ma nonostante la minima differenza di età, sono capaci di portare la squadra sulle loro spalle. Entrambi i calciatori, hanno un gran senso del gol. Basti pensare che il giallorosso l’anno scorso ha segnato 17 reti in Serie A mentre il nigeriano 14.
Entrambi, grazie anche ai loro costanti movimenti senza palla, creano degli spazi importanti per i compagni di reparto che attaccano facilmente la profondità. In termini di assist però, è il giocatore del Napoli ad avere la meglio, sia in questa che in quella passata con 5 sui 4 forniti dal rivale. C’è un altro aspetto in favore dell’attaccante di Spalletti: rispetto all’attaccante di Mourinho ha dimostrato di saper segnare sia di destro, sia di sinistro, sia di testa, sia dalla distanza che dal dischetto del rigore. Un ventaglio di soluzioni che gli spiegano il motivo per cui riesce sempre a concludere la stagione in doppia cifra.