Il caso Juventus e la sua penalizzazione ha avuto conseguenze in Lega Calcio: il retroscena raccontato in diretta sull’assemblea.
È passata una settimana esatta da quando, venerdì scorso, la Corte d’Appello ha deciso per la riapertura del processo sulle plusvalenze. Una delibera che ha peraltro cambiato il volto dell’attuale Serie A, ancor di più di quanto si potesse pensare. La Procura Federale, in effetti, aveva chiesto solo 9 punti di penalizzazione per la Juventus, una quota che è stata però portata a 15.
Un qualcosa che sicuramente ha scosso la società torinese, che ha ritenuto la sentenza ingiusta. Così, in attesa di leggerne le motivazioni, ha già preannunciato l’intento di fare ricorso presso gli organi competenti, quali il Collegio di Garanzia. Pur con una situazione in divenire, però, la Juventus deve ora fare i conti con la nuova situazione, cercando di andare avanti.
Un primo passo è arrivato con la nomina di Francesco Calvo a Chief Football Officer, data anche l’inibizione richiesta per il ds Federico Cherubini. E proprio Calvo, ieri, si è presentato per la prima volta in Lega Calcio con la nuova carica, per l’assemblea relativa ai diritti televisivi del triennio 2024/2027. Ciò non toglie, però, che si sia parlato anche di quanto accaduto la settimana scorsa. Anzi, da quanto è emerso, la reazione degli altri club, e del presidente Lorenzo Casini, è stata a dir poco sorprendente.
La penalizzazione della Juventus influenza la Lega: il retroscena dall’assemblea
A riferirlo, in diretta sul canale Twitch di TvPlay, è stato l’inviato di calciomercato.it Giorgio Musso, che ha svelato qualche retroscena riguardo a quanto accaduto ieri in Lega Calcio. “Neanche in Lega se lo aspettavano. Sono rimasti stupiti e spiazzati dalla decisione sull’inchiesta sulla Juventus con i 15 punti di penalizzazione”.
“Il tema è serio,” ha detto Casini, “ne abbiamo parlato anche nei mesi scorsi. La plusvalenza in quanto tale non è il male, fa parte del mercato e ci sono società che vivono in modo sano grazie alle plusvalenze. Il problema è quando si sviluppa un abuso ed è quello che va verificato con attenzione, non solo in Italia. Aspettiamo con ansia di leggere le motivazioni, mentre commenti più approfonditi ci saranno quando sarà chiusa – ha proseguito -. È problema non solo della Lega, ma del sistema calcio non solo italiano”.
E commentando queste parole, Musso ha fatto capire che in Lega regna oggi l’incertezza, ma c’è anche un po’ di malumore: “Tutti vogliono capire quale peso sia stato usato per la penalizzazione – ha raccontato -. A microfoni spenti filtra fastidio. E c’è ansia di leggere le motivazioni, perché non si spiegano quale valutazione abbia portato al -15, dato che la sentenza non ha punito altre società”.
“Non si aspettavano neanche una decisione a metà campionato“, ha concluso, facendo intuire anche un po’ di timore, probabilmente, per come la decisione potrà impattare su una delle società più prestigiose in Italia, e sul prodotto calcio in generale nel nostro paese. Casini, in effetti, ha anche detto di aver apprezzato le parole del ministro dello Sport Andrea Abodi, secondo cui si rende necessaria una normativa trasparente in materia di plusvalenze. Una necessità sempre più incombente, mentre tutto il calcio italiano guarda con particolare interesse a quanto sta succedendo negli ultimi giorni.
