Barcellona e il Real Madrid impediscono ai tifosi ospiti di indossare le maglie delle loro squadre del cuore: ecco il motivo
I deprecabili scontri tra pseudo-tifosi, quelli tra gli ultras della Roma e del Napoli nei pressi di un’area di sosta sull’Autostrada A1 di tre settimane fa e quelli di domenica scorsa tra ultrà della Paganese e della Casertana, club di Serie D, con tanto di autobus dei tifosi ospiti dato alle fiamme, ci hanno bruscamente ricordato che la violenza non è stata eradicata dal mondo del calcio.
Violenza che, purtroppo, assume tante forme, senza quindi arrivare alle indegne sopraddette guerriglie, come quella di impedire ai tifosi ospiti di indossare una maglietta con i colori della loro squadra del cuore. Vittime di tale vergognosa violenza anche i più piccoli come il tifoso di 9 anni del Napoli costretto a indossare alla rovescia la maglia azzurra che indossava non avendone un’altra di riserva così da sottostare all’obbligo impartitogli dagli steward dello Stadio “Franchi” di Firenze di sostituirla.
Questa è, dunque, la triste situazione che si vive negli stadi italiani. Bel Paese che, comunque, è in buona compagnia dato che in Spagna, se possibile, sono andati oltre. Il Barcellona, in occasione del match valido per i quarti di finale della Coppa del Re contro la Real Sociedad, ha impedito ai pochi tifosi ospiti presenti sugli spalti del Camp Nou di indossare la maglia con i colori del club basco.
Barcellona e Real, vietato indossare maglie delle squadre ospiti: ecco il motivo
Una drastica decisione le cui motivazioni vanno ricercate nello choc subito dai catalani in occasione del return match della primavera scorsa contro l‘Eintracht Francoforte, valido per i quarti di finale di Europa League, quando un’onda “bianca” (proprio il colore degli acerrimi rivali del Real Madrid) di 30 mila tedeschi di bianco vestiti ha inondato il Camp Nou nonostante il regolamento Uefa riservi solo il 5% dei biglietti disponibili (nel caso di cui sopra 6000 tagliandi) ai tifosi ospiti.
Come hanno fatto i tifosi dell’Eintracht a eludere tale limite? Sulle base degli esiti dell’indagine ordinata subito dopo dal Presidente Joan Laporta è emerso che gli abbonati blaugrana disinteressati al match avevano ceduto i loro biglietti alle agenzie di viaggio che a loro volta li avevano rivenduti ai tifosi tedeschi. Di qui la misura estrema di negare l’ingresso al Camp Nou a chi veste una maglia da calcio diversa da quella blaugrana.
E per una volta Barcellona e il Real Madrid vanno a braccetto. Come denunciato dal quotidiano “Marca”, la “Casa Blanca” si riserva di ammettere i tifosi avversari in settori del “Bernabeu” diversi da quelli loro assegnati. Ebbene, come si distingue un tifoso ospite da quelli delle “merengues“? Semplice, se indossa la maglia della squadra ospite. Tuttavia, dopo la levata di scudi generalizzata, i “blancos” hanno fatto dietrofront annunciando che non impediranno ad alcun tifoso di vestire i colori della propria squadra del cuore al “Bernabeu”.