De Laurentiis nel mirino degli haters, ma anche oggetto di scherno da parte di ex attaccanti: la stoccata in diretta non passa inosservata.
Il Napoli vince e convince, procedendo a grandi falcate verso un sogno che manca da troppo tempo, e De Laurentiis si prende meriti che (forse) aveva anche prima: la situazione è talmente rassicurante che è possibile fare qualche tipo di bilancio. Lo fanno solitamente gli esperti: coloro che sanno quale storia ha il Napoli alle spalle, da cosa arriva e quanto ha lottato per avere in cambio la sorte a favore e il talento a disposizione. Le contestazioni non mancano mai: Spalletti è abituato a essere nell’occhio del ciclone, ma per non sbagliare indossa i cornini rossi.
La scaramanzia prima di tutto, ma ancor più importante è la consapevolezza di essere nell’anno giusto: se la parola Scudetto non si nomina, è giusto tirare in ballo la parola lavoro. Il Napoli costruisce il proprio successo sotto traccia. Passo dopo passo, quando il mercato sembra non dargli soddisfazione. Invece stava preparando soltanto il piatto forte. De Laurentiis l’aveva detto: “Vedrete un grande Napoli”, ma nessuno gli aveva creduto. Veniva, e viene, tirato in mezzo soltanto per le polemiche: parla troppo, si espone e lo fa senza la minima remora. Questo gli hanno sempre rimproverato.
De Laurentiis attaccato da Christian Vieri: cos’ha detto l’ex attaccante
Quando le cose andavano male, o meglio: non secondo i piani. Ora che sembra andare tutto bene, nessuno dice nulla. O quasi. C’è anche chi ha ottima memoria e provoca: la reazione è facile, ma accettare le conseguenze resta lo scoglio più grande. Chiedere a Vieri, Adani e Cassano che – durante la Bobo TV – danno spettacolo: “Spalletti è riuscito a far star zitto De Laurentiis. Non dice nulla e il Napoli va bene”. Affermazione vera in parte: il Patron del Napoli si espone meno su Twitter, terreno ostico dove in passato ha avuto non poche difficoltà. Parla in pubblico, però.
Non nomina lo Scudetto, ma nel sogno crede anche lui. Sarebbe strano il contrario visto che la squadra è a sua immagine e somiglianza: lui ha voluto e cercato Spalletti. Così come De Laurentiis ha voluto il repulisti dei big. Tabula rasa con il passato per concentrarsi sul presente. Quindi De Laurentiis non funziona quando sta zitto, rende (forse) più degli altri quando è concentrato. È ben diverso. Il problema non sono le parole, ma l’uso che se ne fa. Lezione che Vieri, Adani e Cassano dovrebbero aver imparato bene.