Serie A, uno storico club rischia seriamente di scomparire dalla mappa calcistica. Per scongiurare tale infausta evenienza scende in campo l’ex proprietario
Si prospettano tempi difficili per il calcio italiano. La stangata della Corte Federale d’Appello della FIGC che si è abbattuta sulla Juventus (penalizzazione di 15 punti nell’attuale campionato e inibizioni per gli ex top manager del club bianconero) potrebbe rivelarsi il prologo di un inverno “caldo” sul fronte giustizia sportiva.
Altri 5 club di Serie A (che comunque non sono deferiti) rischiano un coinvolgimento nel filone sulla c.d. “manovra stipendi” per i loro rapporti di partnership “opachi” con la Juventus. La Procura federale sta ultimando l’esame istruttorio delle carte inviate dalla Procura della Repubblica di Torino. Quindi,
Ebbene, come se tutto ciò non fosse sufficiente a proiettare un’ ombra sinistra sul calcio italiano, uno storico club di Seria A, seguito da una tifoseria appassionata, rischia di scomparire dalla mappa calcistica.
Serie A, la Sampdoria rischia il fallimento: il tentativo di Edoardo Garrone
Avete capito bene. Un club di Serie A, la Sampdoria, rischia seriamente il fallimento a seguito della bocciatura da parte del suo azionista di riferimento, Massimo Ferrero, in gravi difficoltà finanziarie, dell’unica offerta concreta sul tavolo, quella del fondo Merlyn: aumento di capitale senza contropartite economiche per Ferrero.
Ma non tutto è perduto, c’è uno spiraglio dal momento che per salvare il club blucerchiato, che lanciò nel grande calcio il compianto Luca Vialli, è pronto a scendere in campo l’ex proprietario della Sampdoria, Edoardo Garrone, che tramite un comunicato ha reso nota la propria disponibilità a partecipare a un pool di investitori pur di garantire un futuro al club blucerchiato.
Non solo. Pur di salvare la Sampdoria Edoardo Garrone si è detto disponibile anche ad allearsi con il fondo “Merlyn”: “Alessandro Barnaba mi ha chiesto, ad ottobre, di incontrarlo perché interessato a valutare l’acquisizione della Sampdoria con il fondo Merlyn. La proposta era caratterizzata da un piano industriale molto serio di rilancio. Anche in questo caso ci siamo resi disponibili a valutare la sottoscrizione tramite la nostra holding San Quirico. Questo scenario non si è avverato. La proposta di Merlyn non è stata presa in considerazione dalla proprietà che evidentemente ha degli obiettivi ma non quelli del salvataggio della società“.