Juventus, il caso plusvalenze tiene banco. I bianconeri aspettano 10 giorni affinché vengano rese note le motivazioni FIGC: gli scenari.
La Vecchia Signora aggrappata al bastone della speranza. L’iter giuridico che porta alla penalizzazione di 15 punti non si ferma: continua l’indagine su quelle che sono le plusvalenze fittizie, oggetto della Corte d’Appello della Federazione che ha 10 giorni di tempo per fornire un fascicolo ufficiale con le motivazioni di tale provvedimento. Dopo il quale la Juventus potrà presentare ricorso, ma la richiesta al Collegio di Garanzia del Coni, per verificare o meno la presenza di vizi di forma, non potrà garantire la riduzione o la modifica della pena. L’entità resta la stessa.
Nel caso in cui il ricorso dovesse essere accolto i punti di penalità verrebbero tolti. Contrariamente, in caso di respingimento, rimarrebbero tali: è impossibile immaginare una modifica della sanzione. Questo è il primo punto chiaro delle strategie bianconere che, oltre a passare per il Collegio di Garanzia del Coni, hanno tante altre frecce al proprio arco. Quella del Tribunale Amministrativo Regionale (TAR) del Lazio o del Consiglio di Stato. C’è un ulteriore mese di tempo.
Juventus, il caso plusvalenze apre nuove ipotesi: gli scenari alla Continassa
Allegri predica calma, ma lo scetticismo pervade i tifosi bianconeri che comunque non abbandonano la società e la squadra. Compattezza, questa la parola d’ordine. I giornalisti alla Continassa riportano un clima teso, ma non disfattista. La prospettiva bianconera a TvPlay.it è offerta da Venditti in collegamento Twitch:“Sono convinto che la Juve ne uscirà fuori perché se dovesse andare al Tar, si bloccherebbe tutto il marchingegno”.
“Ecco stiamo vivendo un momento che secondo me, per tutti gli aspetti, è peggio di calciopoli”. Non va tanto per il sottile il noto giornalista. In ballo c’è molto ma non è tutto perché gli equilibri attorno al calcio restano fragili. Proprio su queste esitazioni vorrebbe cercare di far leva la Juventus. È difficile, ma l’allungamento di tempistiche e prospettive rappresenta una strada. Forse l’unica, al momento, percorribile per evitare pesanti ripercussioni. Non solo dal punto di vista sportivo.