Biasin a TVPLAY: “Su Skriniar l’Inter ha fatto errori e il PSG è stato furbo”

Fabrizio Biasin è intervenuto ai microfoni di calciomercato.it in onda su TVPlay. Tanti i temi sul tavolo di discussione.

Fabrizio Biasin, giornalista di Libero, a calciomercato.it in onda su TvPlay ha parlato di Inter. Queste le sue parole:

Milan Skriniar Biasin tvplay 23 gennaio 2023
Skriniar in azione con la maglia dell’Inter in Champions League (Ansa Foto)

JUVENTUS – “La mia idea è che la nuova dirigenza della Juventus abbia approcciato bene la situazione, con il proposito di andarsi a difendere in tutti i tribunali ma senza arroganza. Sono andati via tutti i vecchi dirigenti evidentemente per un motivo. La nuova dirigenza della Juventus chiede giustizia anche in base a quanto combinato dalla vecchia dirigenza. Capisco i tifosi della Juventus sul fatto che le altre non siano state punite e ce lo diranno nelle motivazioni perché sia andata così, altrimenti è grave”.

SKRINIAR – “Ovviamente l’Inter si ritrova in questa situazione un po’ per errori suoi, perché l’estate scorsa si poteva vendere per 50 milioni, e un po’ perché per una volta il PSG è stato furbo. Ha fatto l’offerta, si è ripresentato l’ultimo giorno di mercato, l’Inter ha dovuto rifiutare e ora torna portando sul piatto una proposta minima, se l’ha fatta perché non lo so, credo di no, ma penso la possa fare. In questo momento secondo me il giocatore spinge per chiudere la stagione all’Inter, perché se il PSG deve dare i soldi all’Inter non dà il corposo bonus alla firma al giocatore. In più credo sia sbagliato dire che il giocatore è stato brutto e cattivo, fino a quando non cambierà la situazione per cui i giocatori possono fare quello che vogliono i club sono semplicemente sotto questo fattore, una volta un club prende i giocatori a zero, un’altra volta lo stesso club li perde a zero. Se l’Inter ascolta offerte è perché qualcosa in mano comunque in ottica sostituto ce l’ha”.

IN CASO DI PERMANENZA – “Se per caso dovesse restare dovrai essere bravo a far capire all’ambiente che è un giocatore che serve per arrivare agli obiettivi prefissati. Anche io sono un romantico del calcio, ma ormai di romantico non c’è mai rimasto niente”.

 

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