Dramma nel mondo del calcio, un giovane calciatore ha perso la vita in seguito ad un incidente stradale. Dolore immenso per le persone che lo conoscevano
Il mondo del calcio piange la scomparsa di un giovanissimo portiere che, in seguito ad un incidente stradale, ha perso la vita tragicamente.
Si tratta di un portiere classe 2000 che ha militato nelle giovanili del Gubbio, dell’Arezzo e del Siena. Lavorava in una ditta di famiglia e i suoi genitori sono di origine albanese. Aveva un fratello gemello e una sorella più piccola.
La vittima è Petrit Jashari, deceduto a Cagli, in provincia di Pesaro e Urbino, a bordo di un tir che lui stesso guidava dopo aver fatto una consegna di generi alimentari. Petrit viveva a Magione, in provincia di Perugia, e il sindaco della cittadina umbra, Giacomo Chiodini, non ha potuto fare altro che scrivere queste righe per sottolineare il dolore dell’intera comunità: “Una giovanissima vita spezzata per un nuovo drammatico incidente sul lavoro. La comunità di Magione tutta si stringe attorno alla famiglia Jashari, per la perdita di Petrit, autotrasportatore di soli 22 anni vittima di un disgrazia sulla strada per Cantiano. Non ci sono davvero parole per una tragedia così dolorosa. Ai genitori, ai familiari e agli amici arrivi la nostra più sentita vicinanza”.
Morte Petrit Jashari, il ricordo del preparatore dei portieri della Berretti della Robur Siena
Patrit Jashari, come detto, ha militato nelle giovanili del Siena e il suo ex preparatore dei portieri, Andrea Augero, come riporta La Nazione, ha espresso tutto il proprio dolore una volta appresa la notizia: “Sono sconvolto. Era un ragazzo serio e il suo grande amore era indossare i guantoni”.
Augero, oggi preparatore dei portieri per il Mazzola Valdarbia, ha aggiunto: “Era serio e affidabile, obbediva sempre e aveva un grandissimo amore per il ruolo di portiere. Ricordo che conosceva a memoria i nomi di tutti i portieri dalla Serie A, fino ai dilettanti. Non era titolare fra i pali, si alternava con gli altri. Ma almeno 15 presenze a stagione in campo è sempre riuscito a portarle a casa. I compagni lo amavano: un giocherellone, sempre con la battuta pronta”.