Juventus, contro la durissima sentenza della Corte Federale d’Appello il club bianconero farà ricorso al Collegio di Garanzia del Coni: tempi e come funziona
Subito dopo la sua investitura a Presidente della Juventus, dalla parte dell’Assemblea degli Azionisti del club bianconero, mercoledì scorso, 18 gennaio, Gianluca Ferrero ha dichiarato che il club che presiede rispetta tutti i giudici e tutte le sentenze per poi precisare che la Juventus si difenderà in tutte le sedi: “Ci difenderemo con determinazione, rigore, ma anche pacatezza e senza arroganza. Abbiamo sempre rispettato, rispettiamo e sempre rispetteremo tutti coloro che saranno chiamati a giudicarci ma quello che vogliamo è uguale rispetto per noi e per la squadra per poter discutere con serietà e rigore nelle sedi competenti le motivazioni del nostro agire”.
Detto fatto. Pochi minuti dopo la pronuncia della draconiana sentenza della Corte Federale d’Appello della FIGC nell’ambito del nuovo processo sulle “plusvalenze fittizie” (15 punti di penalizzazione e pesanti inibizioni a carico degli ex dirigenti bianconeri coinvolti) il club bianconero con un comunicato ufficiale ha annunciato che contro la predetta sentenza ricorrerà al Collegio di Garanzia del CONI.
Juventus, tempi e come funziona il ricorso al Collegio di Garanzia
“Una palese ingiustizia“, così hanno bollato la sentenza della Corte Federale d’Appello i legali della Juventus che attendono la pubblicazione delle relative motivazioni per inoltrare il ricorso al Collegio di Garanzia del Coni, ultimo grado di giudizio della giustizia sportiva.
Ebbene, entro 10 giorni la Corte Federale d’Appello della Figc pubblicherà le motivazioni della sentenza. Da quel momento la Juventus ha un mese di tempo per presentare ricorso al Collegio di Garanzia dello Sport del Coni, presieduto da Gabriella Palmieri Sandulli.
Tuttavia, sulla scorta della corrispondente c.d. funzione “nomofilattica” (esatta osservanza e uniforme interpretazione della legge) della Suprema Corte di Cassazione nell’ambito della giustizia ordinaria, il Collegio di Garanzia non può entrare nel merito delle sentenze modificandole ma si limita solo a valutarne gli eventuali vizi di forma e la sussistenza della compromissione dei diritti della difesa. In concreto, il Collegio non può modificare le sanzioni in eccesso (aumentandole) o in difetto (diminuendole), ma o annulla la sentenza o la conferma in toto.
In caso di esito negativo, esauriti i gradi della giustizia sportiva, alla Juventus non rimarrebbe altra strada che rivolgersi al Tribunale Amministrativo Regionale (TAR) del Lazio e, in caso di verdetto avverso, al Consiglio di Stato.