Gollini al Napoli? Il dettaglio che conferma la trattativa. Il quasi ventottenne portiere bolognese giocherà in maglia azzurra
E’ stata finora, questa di gennaio, una delle sessioni di mercato più povere degli ultimi anni. Quando mancano poco più di dieci giorni alla conclusione delle trattative non c’è una delle big del nostro campionato che abbia portato a termine una sola operazione di un certo spessore. Niente acquisti finora e zero cessioni in grado di occupare le prime pagine dei quotidiani sportivi. E le previsioni non inducono a un particolare ottimismo.
Uno dei pochissimi, forse addirittura l’unico, movimento di un certo spessore ha visto coinvolte direttamente il Napoli e la Fiorentina. Proprio la capolista ha ritenuto opportuno intervenire nel ruolo di secondo portiere, in sostanza il vice di quell’Alex Meret che così bene si sta comportando dall’inizio della stagione. Luciano Spalletti, in accordo con la società, ha deciso di sostituire Salvatore Sirigu con un altro numero 12.
Gollini al Napoli? Il dettaglio che conferma il buon esito della trattativa
L’intesa tra i due club è stata trovata sulla base di un prestito secco senza diritto di riscatto e nelle prossime ore l’affare sarà formalizzato in tutto e per tutto. Anzi, secondo l’esperto di mercato di Sky, Gianluca Di Marzio, lunedì prossimo Gollini si trasferirà al Napoli mentre percorso inverso farà Sirigu che raggiungerà il ritiro della sua nuova squadra, la Fiorentina.
Come definitiva conferma del buon esito della trattativa, lo stesso Gollini poche ore fa ha risposto con un like all’invito formulatogli sul suo profilo Instagram da alcuni tifosi del Napoli che si dichiarano pronti ad accoglierlo calorosamente. Ormai il dato è tratto tra poco meno di 72 ore l’ex numero uno dell’Atalanta, protagonista delle migliori stagioni disputate dalla squadra di Gasperini, si vestirà d’azzurro diventando un nuovo giocatore del Napoli.
E lo scambio di prestiti tra azzurri e viola sembra destinata ad essere l’unica operazione di un certo spessore che si concretizzerà in questa povera e deprimente sessione di mercato. Ma del resto, come dicevano una volta gli impresari teatrali che si ritrovavano in bolletta e non avevano i soldi per pagare attori e maestranze: “Bambole, non c’è una lira!“.