Diritti tv, il nuovo progetto di Lotito: lo scenario possibile. Il presidente della Lazio e senatore di Forza Italia presenta nuovi emendamenti
Il mondo del calcio sta cercando in tutti i modi di uscire dalla profonda crisi economica in cui è precipitato ormai da svariati anni. Un sistema già zavorrato da miliardi di debiti ha ricevuto il colpo di grazia dalla pandemia provocata dal Covid-19. Ora tutte le società stanno cercando faticosamente di risalire la china, attraverso una serie di provvedimenti ad hoc presi grazie al sostegno di una parte del mondo politico.
Poco prima di Natale il Parlamento ha approvato un emendamento alla Legge di Bilancio che consente alle società di calcio di poter rateizzare in cinque anni i debiti fiscali pregressi. Un’autentica boccata d’ossigeno per molti club, tra i quali anche la Lazio del presidente e senatore Claudio Lotito. Il vero architetto di questa misura che scandalizzato buona parte dell’opinione pubblica è proprio il patron biancoceleste.
Diritti tv, ancora lo zampino di Lotito: ecco la norma che stravolge tutto
Non c’è stato neanche il tempo di metabolizzare il cosiddetto ‘salva calcio’ che l’imprenditore romano ha già presentato altri due emendamenti, entrambi fortemente voluti dalla stragrande maggioranza delle società di calcio. Si tratta di misure inserite nel cosiddetto decreto ‘Milleproroghe‘ che saranno presentate entro lunedì prossimo per l’esame delle commissioni Affari costituzionali e Bilancio.
La prima di queste due misure, in base a quanto riportato dal principale quotidiano economico nazionale, Il Sole 24 Ore, ripropone un emendamento che Forza Italia, sotto la spinta di Claudio Lotito, aveva provato a inserire nel Decreto legge Aiuti quater. Si tratta di un provvedimento che garantisce l’aumento da 3 a 5 anni della durata del contratto dei diritti TV 2021-2024.
Lotito, in piena e totale sintonia con tutti gli altri presidenti di Serie A, vuole che l’accordo attualmente in vigore con DAZN e Sky per la trasmissione del campionato di Serie A possa essere prolungato fino ad un massimo di altri 2 anni, dunque fino al 2026.
Un altro correttivo, invece, riguarda i giochi e le scommesse e prova a cancellare il divieto di pubblicità introdotto dal decreto dignità fortemente voluto dal Movimento 5 Stelle nella scorsa legislatura. Infine con un altro emendamento Lotito chiede lo stop alla consulta dei tifosi nelle società sportive.