L’Ente massimo europeo sul calcio nelle prossime ore interverrà, ha già chiesto l’acquisizione del dispositivo della Federcalcio: si preannunciano tempi ancora più bui
Il peggio deve ancora arrivare. E’ questo quello che si sussurra in campo europeo sul fronte Juventus e le voci aumentano sempre di più di ora in ora. L’Uefa è molto attenta a quello che sta succedendo al club bianconero da qualche mese a questa parte, ovvero da quando la Procura di Torino ha inviato le carte alla Federcalcio sul caso delle Plusvalenze e sulla manovra degli stipendi.
Per Ceferin è quasi una vendetta. E la società juventina rischia davvero grosso: l’esclusione totale dalle coppe e anche il blocco del mercato. In un certo senso da Nyon si sentono quasi presi in giro. Il motivo? Ad agosto arrivò un comunicato dove la stessa Uefa dichiarava di aver trovato “un accordo transattivo concluso sulla base delle informazioni finanziarie precedentemente presentate dalla Società relative agli esercizi chiusi nel 2018, 2019, 2020, 2021 e 2022”. Per i vertici del calcio europeo, nonostante il controllo degli ultimi anni, tutto era rientrato.
Ad inizio dicembre però tutto cambia e viene stravolto. I problemi con la giustizia italiana della Juve, che hanno indotto anche la Procura della Figc a riaprire un fascicolo sul club bianconero per quanto riguarda l’aspetto sportivo della vicenda, si sono estesi pure in campo europeo, con l’intervento ufficiale dell’Uefa.
Il massimo organo calcistico continentale aveva rivisto e rivisitato tutto per potenziali violazioni del Fair Play Finanziario, tanto che la Prima Sezione del Club Financial Control Body (l’organo di controllo finanziario dei club, ndr) aveva aperto un’indagine formale nei confronti della Juventus per “violazioni delle norme sulle licenze per club e sul fair play finanziario – si legge nella nota dell’Uefa – L’inchiesta della Prima Sezione del CFCB si concentrerà sulle presunte violazioni finanziarie recentemente rese pubbliche a seguito del procedimento condotto dalla Consob e dalla Procura della Repubblica di Torino“. Apriti cielo.
L’Uefa visionerà le carte e la sentenza, poi deciderà a breve: si teme il pugno duro
La decisione della penalizzazione di 15 punti da parte del Corte d’Appello Federale, ha creato un vero e proprio terremoto e l’Uefa davanti a un simile scenario non poteva e non può restare indifferente. L’ente di Ceferin si sa che è attentissimo alla sostenibilità economica dei club, con le regole del Fair Play Finanziario che indicano i paletti cui non si deve derogare. In caso di violazione, le sanzioni sono pesanti: si va dalla semplice multa fino ad arrivare alla “squalifica dalle competizioni in corso e/o esclusione da future competizioni“.
I tifosi sono preoccupati per quello che sta avvenendo in Italia, ma ancora di più per quello che potrà decidere l’Uefa, da sempre rigidissima su questo genere di cose. Se poi è la Juventus dell’ex Agnelli e il presidente dell’Uefa è Ceferin, il nemico uno dai tempi della Superlega, la frittata è quasi fatta.
Il problema è che non è una vicenda nuova, ma l’Uefa aveva già scritto tutto a dicembre, quando diramò la nosta dell’accordo e dei nuovi scenari che superarono il ‘settlement agreement‘ di agosto: “Nel caso in cui, dopo la conclusione di questa indagine, la situazione finanziaria del club fosse significativamente diversa da quella valutata dalla Prima Sezione del CFCB al momento della conclusione dell’accordo transattivo, o se emergessero o venissero a conoscenza fatti nuovi e sostanziali, la Prima Sezione del CFCB si riserva il diritto di rescindere l’accordo transattivo, intraprendere qualsiasi azione legale ritenuta opportuna e imporre misure disciplinari in conformità con le Regole procedurali UEFA CFCB applicabili”.
Ora c’è la sentenza della Corte d’Appello e l’Uefa non aspetterà oltre, la Juve rischia di essere estromessa dalle coppe, pur vincendo l’Europa League (sempre se non verrà estromessa a competizione in corso perché nella norma c’è anche questa possibilità) e di avere il blocco totale del mercato.