Il Milan spera di venire a capo del momento no, ma deve fare attenzione anche su altri fronti. Un blitz inatteso del Monaco spaventa Maldini.
Il Milan sta attraversando un periodo di crisi. Dopo l’eliminazione dalla Coppa Italia e la figuraccia in Supercoppa contro l’Inter, ora Maldini e Pioli sono finiti sulla graticola per motivi differenti. La parola d’ordine è ricompattarsi, ma a Casa Milan devono anche fare molta attenzione ad un blitz da parte del Monaco che potrebbe scombinare i piani e le ambizioni future.
Tra gli imputati della crisi del Milan c’è anche il mercato estivo, che ha sì portato a Milanello i giocatori che servivano in determinati ruoli, ma a giudicare dal minutaggio riservato da Pioli, evidentemente quasi nessuno è stato ritenuto “pronto”. Non è la prima volta che il Milan attende dei talenti arrivati acerbi, ma che poi sbocciano col tempo. La storia recente vanta diversi casi e questi casi sono frutto della nuova politica adottata dal club.
Alcune delle operazioni migliori che hanno portato in rossonero i titolari inamovibili di oggi portano la firma di Geoffrey Moncada, capo degli osservatori e autentico top player della dirigenza rossonera. Il suo contratto è in scadenza a luglio e il Monaco, dopo che il suo osservatore ha firmato per il Chelsea, sogna il ritorno di Moncada. Del resto è molto facile capire perché nel Principato abbiano un ottimo ricordo del giovane dirigente classe 1987. Basti pensare che fu lui a scoprire e portare al Monaco un certo Kylian Mbappé.
Cosa ha fatto Moncada per il Milan
Il Milan ha beneficiato molto finora del lavoro di Geoffrey Moncada. A lui infatti vanno attribuiti i meriti per aver iniziato le trattative che hanno portato a Milanello Ismael Bennacer e Theo Hernandez per esempio. Il francese era seguito dai tempi delle giovanili dell’Atletico Madrid. In alcuni casi si è trattato di vere e proprie intuizioni rivelatesi di lì a poco come dei veri colpi, come nel caso di Pierre Kalulu, preso per una cifra irrisoria dalle giovanili del Lione senza nemmeno una presenza in Ligue 1. E non finisce qui.
Lo zampino di Moncada è entrato anche nell’operazione che ha portato Rafael Leao in rossonero. Tiago Djalò oggi conteso da Inter e Napoli, fu infatti acquisito a mezzo milione dallo Sporting Lisbona su indicazione del capo osservatore rossonero, quindi inserito nell’operazione con una valutazione di circa 5 milioni di euro.
Oggi Moncada è a tutti gli effetti una delle colonne portanti del nuovo Milan che punta sulla sostenibilità per risalire la china nel calcio moderno. Un elemento come il capo-scout francese è essenziale per arrivare prima sui talenti di domani, oltre che per lavorare in maniera proficua con il player-trading, come nel caso del norvegese Hauge. Nonostante dalla Francia rimbalzi la notizia che il Monaco farebbe carte false per riportarlo nel Principato, ad oggi l’unica proposta valutata da Moncada resta quella per il rinnovo con il Milan.