Juve, a un anno di distanza Federico Chiesa è ritornato al gol: con l’esterno ai suoi livelli è caccia ai trofei stagionali
All’insegna della linea verde e di stretta misura (anche se il profeta del “corto muso“, Max Allegri, era in tribuna in quanto squalificato e sostituito in panchina dal suo vice Marco Landucci) la Juventus scaccia i fantasmi della batosta al “Maradona” superando, all’Allianz Stadium, per 2-1 un buon Monza e conquistando così l’accesso ai quarti di finale di Coppa Italia dove sfiderà la Lazio.
Tuttavia, la vera buona notizia, al di là della pur importante vittoria, la prima del nuovo corso dirigenziale bianconero targato Gianluca Ferrero-Maurizio Scanavino, è il ritorno al gol di Federico Chiesa: una gemma balistica, un tiro a giro di insigniana memoria, che ha regalato ai bianconeri la vittoria quando lo spettro dei supplementari stava per materializzarsi.
Il figlio d’arte non marcava il tabellino dei marcatori da più di un anno, esattamente dal 6 gennaio 2022, tre giorni prima del grave infortunio (rottura del legamento crociato anteriore del ginocchio sinistro) che lo ha tenuto lontano dal campo di gioco per quasi un anno: come detto, un perla balistica che arricchisce la sua personale collezione di capolavori.
Juve, con un Chiesa ritrovato è caccia ai trofei
Back to back, dicono gli inglesi. Dal 6 gennaio 2022 al 19 gennaio 2023. E’ la chiusura del cerchio, una liberazione per Chiesa ma anche per Max Allegri dal momento che la prolungata assenza del figlio d’arte ha influito non poco sulla prima parte di stagione bianconera ad handicap.
A dirlo è il confronto con i numeri di Federico Chiesa pre-infortunio: prima che il suo ginocchio sinistro facesse crac, Chiesa aveva collezionato complessivamente (Serie A, Champions League, Coppa Italia e Supercoppa italiana) 61 apparizioni con 18 gol e 14 assist, con un esordio, stagione 2020-21, boom: 14 gol e 1o assist.
Ecco perché un Chiesa che ha finalmente ritrovato la via del gol, e quindi non solo clinicamente ma anche calcisticamente guarito, è la migliore notizia per Allegri: con l’esterno ai suoi livelli la Juventus può mettersi alla caccia dei suoi obiettivi stagionali con fondate chance di centrarli; innanzitutto la qualificazione alla prossima edizione della Champions League, con un occhio allo scudetto in caso di crollo verticale del Napoli, la Coppa Italia e soprattutto l’Europa League la cui conquista è lo spartiacque tra una stagione tutto sommato positiva e una fallimentare.