Skriniar è destinato oramai al PSG, e l’Inter deve pensare al suo erede: qual è il candidato ideale nella lista dei potenziali sostituti.
Ieri sera, da Sky Sport è arrivata la notizia dello stop alle trattative per il rinnovo di Milan Skriniar con l’Inter. Il giocatore, ha fatto sapere l’emittente televisiva, nonostante il corteggiamento dei compagni, della società e dei tifosi, vorrebbe guardarsi intorno e valutare tutte le opzioni. Il club, però, rimane fiducioso sul fatto che il difensore non abbia già trovato l’accordo con un’altra squadra, dato il suo contratto in scadenza a giugno.
Non è dello stesso avviso, però, la stampa francese. Come vi avevamo infatti raccontato nelle dirette su Twitch, l’offerta del Paris Saint-Germain è rimasta sul piatto, ed a cifre ben superiori rispetto all’offerta d’ingaggio dell’Inter, che dovrebbe essere intorno ai 6,5 milioni. Proprio in giornata, peraltro, L’Équipe ha rivelato che l’accordo tra i parigini e l’ex Sampdoria ci sarebbe già.
Tutto oramai suggerisce che questo possa essere lo scenario più accreditato, con i nerazzurri che sembrano destinati a fare a meno di un difensore capace di fare la differenza in squadra, tanto da guadagnarsi anche la fascia di capitano negli ultimi tempi. Ora, però, tocca alla dirigenza dell’Inter farsi trovare pronta, individuando al più presto l’erede di Skriniar tra diversi nomi.
Inter, casting per l’erede di Skriniar: chi è il migliore sostituto
Spesso, ancora prima che il rinnovo di Skriniar si facesse complicato, è stato fatto il nome di Giorgio Scalvini dell’Atalanta come obiettivo per la difesa interista del futuro. Nei giorni scorsi, invece, vi avevamo parlato anche del nome di Tiago Djalò del Lille, sul quale è stato registrato anche l’interesse del Napoli. A loro, va aggiunto il nome di Chris Smalling, che sta faticando a trovare l’intesa con la Roma per un nuovo contratto.
Per valutare il candidato migliore, vanno presi in considerazione diversi parametri, tra i quali il modulo dell’Inter di Simone Inzaghi. Poi anche l’adattabilità al campionato del giocatore, il costo del cartellino ed il fattore anagrafico, in funzione anche di una potenziale futura valorizzazione. Tenuto conto di queste premesse, dunque, il migliore sembra proprio Scalvini, che quest’anno sta giocando con continuità in una difesa a tre, e pur con i suoi 19 anni ha già mostrato enorme personalità.
L’unica incognita è il prezzo, perché se la valutazione su Transfermarkt è di 20 milioni, la cifra che potrebbe chiedere l’Atalanta, per liberarlo, potrebbe anche essere doppia. Dal punto di vista economico, Djalò e soprattutto Smalling sono alternative più convenienti. L’inglese, anzi, potrebbe anche arrivare a prezzo di saldo, e prontissimo per giocare nella difesa a tre. Con i suoi 33 anni, tuttavia, rischierebbe di essere un profilo troppo simile a Francesco Acerbi, il veterano che si sta ritagliando sempre più spazio.
Djalò, in ultimo, potrebbe anche costare meno di Scalvini, ma verrebbe da un campionato differente, in cui tra l’altro è abituato a giocare in una difesa a 4. L’investimento più sicuro, dunque, potrebbe essere anche quello più pesante, per il classe 2003 della Dea. Ma, in quel caso, l’Inter dovrebbe probabilmente fare un sacrificio per racimolare un tesoretto da utilizzare proprio per il giovane azzurro. Una cifra che, in realtà, potrebbe arrivare dalla cessione di Denzel Dumfries, sul quale da mesi c’è la Premier League.
Sono, queste, tutte scelte che spettano ad Inzaghi, Beppe Marotta e Piero Ausilio. Attenzione, però, anche ad eventuali sorprese per le quali i dirigenti potrebbero già star lavorando sotto traccia. Nelle prossime settimane potremmo scoprirne di più, anche per capire se Skriniar resterà effettivamente fino a giugno o anticiperà il suo addio a gennaio, con una congrua somma versata nelle casse dell’Inter da parte del PSG.