Simone Inzaghi e il terzo trofeo della sua avventura all’Inter. Abbiamo intervistato Franco Vanni per avere un quadro più chiaro sul futuro del tecnico.
E’ il terzo trofeo dell’era Simone Inzaghi sulla panchina dell’Inter. Il successo di Riyadh ha permesso, per il secondo anno consecutivo, di far alzare al cielo la Supercoppa Italiana al tecnico nerazzurro.
Nonostante ciò, l’attuale percorso in campionato, ha alzato numerosi dubbi circa il futuro di Inzaghi da allenatore dell’Inter. La tifoseria è spaccata tra chi vorrebbe la sua conferma e tra chi opterebbe per cambiare guida tecnica.
Quel che è certo, però, è che Inzaghi, nonostante le tante difficoltà, in un anno e mezzo ha portato a casa 3 trofei e un secondo posto in campionato.
Inzaghi, quale futuro per il tecnico dell’Inter
Per comprendere al meglio la situazione che si respira a Milano, sponda nerazzurra, abbiamo chiesto un parere a Franco Vanni, giornalista di Repubblica che segue da vicino le vicende di casa Inter. In particolare, mesi fa, avevano fatto scalpore le dichiarazioni di Simone Inzaghi che affermava di riuscire a vincere trofei facendo aumentare i ricavi e dimezzare le perdite. “E’ vero, dove lavora Inzaghi crescono i ricavi: sta succedendo all’Inter ed è successo precedentemente alla Lazio. Dimezzare le perdite non so se sia il termine giusto, sicuramente diminuiscono, anche perché la squadra attuale costa meno di quella che aveva Conte. Infine dire che arrivano i trofei non è assolutamente sbagliato. In un anno e mezzo ha vinto due Supercoppe e una Coppa Italia.
Io penso che l’Inter debba confermare a prescindere Inzaghi, è un ottimo allenatore. Nel suo futuro sulla panchina peseranno soprattutto tre cose: la Supercoppa vinta, quindi un altro trofeo messo in bacheca, il percorso in Champions con un ottavo abbordabile col Porto e infine il piazzamento in campionato. I nerazzurri dovranno posizionarsi almeno tra le prime 4″.
In molti dei tifosi nerazzurri, però, non hanno ancora digerito il secondo posto della scorsa stagione. “Dico la verità, se nella partita di Bologna l’Inter avesse avuto a disposizione Handanovic e Bastoni probabilmente sarebbe andata diversamente, ma il calcio non si fa con i se o con i ma. Inzaghi innegabilmente non piace a tutti i tifosi interisti. Dal mio punto di vista è una brava persona e un buon allenatore.
Lo ritengo il profilo adatto per aprire un ciclo vincente. C’è una fronda di tifosi nerazzurri che però la pensa diversamente perché gli imputano di non aver vinto il campionato l’anno scorso. In molti rimpiangono Conte. L’Inter di Conte ricordiamoci che giocava blocco basso e ripartenze, ma poteva fare quel gioco anche grazie a Lukaku, che quest’anno è sempre infortunato. Poi Conte non era riuscito a superare i gironi di Champions, mentre ora i nerazzurri andranno a giocarsi gli ottavi contro il Porto”.
Infine un parere sul campionato: “Il Napoli è favorito, ma manca un intero girone e possono cambiare delle cose, anche se personalmente dubito perché i partenopei possono girare a 50 punti a fine girone di andata, con una proiezione di 100 a fine anno: stanno facendo una stagione impressionante“.