Il giornalista Rudy Galetti è intervenuto ai microfoni di Calciomercato.it in onda su TvPlay. Ecco i temi toccati.
SUL MILAN E LA GARA DI IERI – “Le ultime partite non facevano ben sperare, soprattutto l’approccio di Lecce. La cosa su cui io mi aggrappavo erano i primi 85 minuti con la Roma. Se si pensa anche a Salerno, il Milan ha fatto fatica e ha trovato due gol ma non ha tenuto bene il campo. Malissimo a Lecce e non ne riparliamo di ieri. Stanno accadendo un mix di cose al Milan, sicuramente non c’è più quella cattiveria fin dal primo minuto, e il Milan diverse partite, quelle dello scudetto, le ha vinte negli ultimi minuti. Ecco, manca questo. L’assenza di Maignan pesa. Tomori alza la voce in modo non propositivo con Tatarusanu, anzi. Secondo me ci vuole autocritica per capire cosa non sta funzionando. Lo scossone della gara di ieri potrebbe servire in questo senso”.
SU PIOLI – “Onestamente, è un’ipotesi poco probabile che Pioli non sia più l’allenatore del Milan. Nessuno pensava che essere pronti a metà febbraio volesse dire lasciare tanti punti a gennaio. Non credo sia nulla di fondato, da quello che mi risulta non lo è. Ovviamente se questi risultati dovrebbero protrarsi le cose andrebbero diversamente. Questo è un momento poco felice”.
SUL MERCATO – “Sicuramente questo ci sta dicendo il campo. Credo ci siano una serie di circostanze sfortunate. Il belga è una nota dolente, nel momento in cui si sposa il progetto del Milan il primo anno bisogna darlo, anche se non sono contento delle prestazioni. Penso anche a Leao e Tonali il primo anno, un giudizio si può darlo dall’anno prossimo. Se spendi una cifra del genere e vedere che quel calciatore non ti aiuta fa male, ma non bisogna andare oltre. L’errore più grande credo sia stato fatto nel non affondare per Enzo Fernandez. Magari anche Origi è stata fino a questo momento una scommessa non fortunata. Kjaer dava un punto di domanda a inizio di stagione per esempio, non è entrato in forma. In questo senso la scelta è stata azzardata nel non dare altri ricambi a Pioli”.
SULL’ANDAMENTO DELL’ANNATA – “Probabilmente in questo momento sono questi i valori reali. L’anno scorso lo aveva fatto l’Inter, ora il contrario. Il Milan viene meno in determinate occasioni. Secondo me è tutta lì la chiave di lettura. Sono d’accordo con queste valutazioni. Ci deve essere un tema secondo me. Mancano i rincalzi, vedete anche nella Juventus e nel Napoli. Leao, Giroud e Theo Hernandez sono un po’ svuotati, Tomori è distratto. Quando i calciatori che hanno vinto lo scudetto vengono meno, devono uscire i rincalzi dalla panchina che ti danno una marcia in più”.
SU MASSARA – “Anche su Massara credo di no, forse è più una speranza. Credo che quello che è stato fatto l’anno scorso è stato incredibile. Tutte le componenti hanno davvero dato il massimo, ci può stare un momento come questo. Al di là di tutto credo che il progetto sia solido e tutti i componenti vogliano portarlo al termine”.
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