Giudice a TVPLAY: “La Juventus ridimensionerà i costi. Sulla carta Ronaldo diverse cose ancora difficili da capire…”

Alessandro Giudice è intervenuto ai microfoni di calciomercato.it in onda su TVPlay. Tanti i temi sul tavolo di discussione.

Alessandro Giudice, giornalista di Calcio e Finanza, a calciomercato.it in onda su TvPlay ha parlato di Juventus e altro. Queste le sue parole:

Andrea Agnelli Giudice tvplay 19 gennaio 2023
Andrea Agnelli, ex presidente della Juventus (Ansa Foto)

PAROLE DI ZHANG – “Sinceramente parole così le trovo normai, anzi molto equilibrata vista l’euforia della vittoria. Mi sembra chiaro che il tempo dei proclami sia finito per tutti. Se domani venisse fuori uno, un presidente o un’azionista, che parla di investimenti inenarrabili ci sarebbe immediatamente diffidenza. La frase è realistica, finché sarà lì darà il massimo, poi tutte le proprietà passano, nessuno è eterno. Se lo dice Zhang però siamo tutti pronti a cogliere segnali e voci, ma non mi sembra nulla di dirompente, rivoluzionario”.

MILAN – “Il Milan è la società che è l’estate scorsa nella differenza acquisti cessioni ha speso di più, poi che abbia speso bene o male… i risultati dicono che non ha speso molto bene, ma ha speso. Oggi nessuno può dire spendiamo perché qualcun altro mette i soldi, ci sono ancora i vecchi retaggi, ma in realtà è ancora tutta questione di equilibrio tra ricavi e costi, se riesce ad aumentare i ricavi abbattendo i costi, difficile, oppure vende. Nessuno oggi può programmare campagne acquisti senza la copertura di certe cessioni”.

JUVENTUS – “La nuova gestione sarà connotata, come hanno detto loro, da un riequilibrio dei conti. Lo abbiamo detto però già tempo addietro ancora prima che scoppiassero certe vicende, la Juventus non poteva continuare su una politica acquisti ipertrofica con spese importanti e aumenti di capitale. Nemmeno la rinuncia a Ronaldo, che aveva comportato un risparmio importante di costi, parliamo di circa 90 milioni all’anno, tra ammortamento e ingaggio, aveva consentito di riappianare la situazione. Perché c’erano stati altri aumenti di costi, oltre i pasticci che sono venuti fuori come nel caso stipendi. Chiaro che oggi se c’è una discontinuità, e mi pare ci sia stata, con le dimissioni probabilmente non spontanee di Agnelli da ogni posizione del gruppo…”

CARTA RONALDO – “Pesa tantissimo, a bocce ferme la Juventus dovrà in ogni caso attuare una politica di ridimensionamento dei costi, questo porterà a scelte non espansive, visto che il fatturato non può salire. Poi noi abbiamo oggi un elemento di incertezza molto forte, dato dall’ambito della giustizia sportiva, che non si sa che conseguenze porterà, se porterà penalizzazioni, se intaccherà la partecipazione alla Champions League… non sappiamo il UEFA cosa deciderà di fare. La sensazione epidermica è che non farà nulla, ma il giudizio sportivo può essere pesante, perché se dovesse finire, con la penalizzazione, fuori dalla Champions, significherebbe perdere 40 milioni, il che sarebbe pesante. Il problema vero è che non capisco perché i legali di Ronaldo non abbiano la carta a disposizione, ci sono dei legali che mi dicono che senza la firma di Ronaldo potrebbe non essere neanche mai stata depositata in Lega; quindi, in questa vicenda ci sono dei pezzi che mi sfuggono”.

Gestione cookie