Napoli, Simeone è come Re Mida: i dati parlano chiaro

Napoli, Simeone è come Re Mida: i dati parlano chiaro. Il centravanti argentino è uno dei tanti acquisti indovinati dal ds Giuntoli

Il Napoli costruito in estate dal direttore sportivo Cristiano Giuntoli è diventato nel giro di qualche settimana un’autentica gioiosa macchina da guerra. Una spettacolare corazzata che almeno in questo girone d’andata non ha avuto rivali, nè sul piano del gioco nè tantomeno su quello dei risultati. Gli azzurri di Luciano Spalletti hanno scavato un solco quasi incolmabile nei confronti delle grandi tradizionali, tutte alle prese con problemi più o meno gravi.

Simeone bomber implacabile
Giovanni Simeone – TvPlay.it

Tra i tanti acquisti praticamente tutti indovinati in pieno dal direttore sportivo, c’è senza ombra di dubbio anche Giovanni Simeone. Il 27enne centravanti argentino, che il Napoli ha acquisito in prestito per 3,5 milioni di euro dal Verona con diritto di riscatto fissato a 12 milioni che diventa obbligo al verificarsi di determinate condizioni sportive, è considerato di fatto la riserva di Victor Osimhen.

Napoli, Simeone è il Re Mida azzurro: la media gol non può mentire

Ma Luciano Spalletti ha in più occasioni dimostrato di voler puntare sul figlio dell’allenatore dell’Atletico Madrid. Tant’è vero che pur senza essere molto utilizzato dal tecnico di Certaldo, Simeone jr è stato impiegato in tutte e tre le competizioni disputate dagli azzurri finora: campionato, Champions League e la Coppa Italia. E in tutte e tre i tornei, Giovanni è andato puntualmente a segno.

Simeone è sempre più prezioso
Giovanni Simeone – TvPlay.it

Considerando anche la rete messa a segno contro la Cremonese nella sfida valida per gli ottavi di Coppa Italia contro la Cremonese, il centravanti argentino ha realizzato 7 gol in 500 minuti giocati. In pratica una rete ogni 70 minuti, roba da stropicciarsi gli occhi. Ma a tutti quelli che hanno cercato di pungolarlo facendogli notare lo scarso minutaggio concessogli, Simeone ha dato una risposta spettacolare.

Ho imparato, nel calcio come del resto nella vita, che quello che conta è la qualità del tempo. Mi è toccato spesso avere poco tempo e fare bene e altre in cui avevo tanto tempo e non facevo niente di buono. Non è importante per quanti minuti io sia in campo, ma ciò che riesco a fare in quelli che l’allenatore mi concede“. Una vera manna per Luciano Spalletti.

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