La società della Juventus inizia a cambiare volto e ciò emerge proprio durante l’inchiesta che la vede coinvolta: cosa sta accadendo e quali sono le novità.
Il campionato di Serie A è ripartito e ora emergono nuovi dettagli sulle vicende societarie della Juventus. In prima battuta c’è da analizzare la questione ricambio con il nuovo Consiglio di amministrazione. Gianluca Ferrero presidente, Maurizio Scanavino sarà invece amministratore delegato e anche direttore generale.
La Juventus allenata da Massimiliano Allegri pensa al calcio giocato e volge lo sguardo altrove, ma inevitabilmente l’attenzione del club è rivolta non solo ai risultati da ottenere all’interno del rettangolo di gioco. La nuova società prende piede e si pone degli obiettivi ben precisi, in primis quello di sistemare i conti e farsi trovare pronta nell’immediato futuro.
Inchiesta Juventus, i prossimi passaggi da seguire
Cinque tecnici al timone della Juventus con la formalizzazione delle nomine che avverrà mercoledì 18 gennaio 2023. Insieme a Ferrero e Scanavino ci saranno Fioranna Negri, Diego Pistone e Laura Cappiello. E ora urge osservare il futuro e darsi da fare anche con i legali del club. Le inchieste procedono con la giustizia sportiva che il prossimo martedì 20 gennaio darà vita al terzo round (qui rischio penalizzazioni), senza dimenticare quella ordinaria. In questo caso, invece, l’udienza preliminare è fissata il 27 marzo 2023.
L’inchiesta sulle plusvalenze ha visto di recente confermare il proscioglimento di 59 dirigenti e delle 11 società coinvolte. Di fatto sarebbe stata ritenuta impossibile una valutazione oggettiva sulle prestazioni dei giocatori. Impossibile quindi dimostrare che i club avrebbero gonfiato le valutazioni, così da migliorare i bilanci societari. Ma la vicenda non finisce qui perché la Procura della FIGC ha esaminato gli atti sull’inchiesta Prima. L’udienza davanti alla Corte federale d’Appello è in programma venerdì 20 gennaio alle ore 12.30 a Roma.
La giustizia ordinaria deciderà come procedere invece il prossimo 27 marzo. Due le possibili decisioni: rinvio a giudizio e quindi nuovo processo oppure “non luogo a procedere“. Tale scelta spetterà al gup Marco Picco. Nel caso specifico risultano indagati 12 dirigenti, fra questi anche l’ex presidente Andrea Agnelli, insieme alla società juventina.
