L’ex giocatore della nazionale ma anche di Juventus, Lazio e Parma torna a parla della scomparsa del campione e getta un’ombra agghiacciante su quanto potrebbe essere successo
Un’ombra piena di terrore sulla morte di Luca Vialli. A gettarla è un vecchio compagno di squadra e un amico che ha giocato con lui in nazionale. Parole che incutono paura anche per tanti altri giocatori. Non prova a fare il diplomatico Dino Baggio sulla scomparsa prematura di Gianluca Vialli e le sue frasi fanno riflettere e mettono tanta agitazione anche tra gli ex calciatori.
L’ex calciatore della Juventus ed ex compagno di ai microfoni di Tv7 Triveneta, ha lanciato bruttissime ombre sulla morte dell’ex attaccante. “Ho un bellissimo ricordo di Luca, lui era un uomo spogliatoio, un ragazzo che faceva crescere i giovani, quando giocavo con lui avevo 21 anni, spendeva sempre una parola carina nei nostri confronti. Se n’è andato via troppo presto”.
Baggio come Zeman parla chiaramente di doping
Dino Baggio, ha parlato chiaramente di doping e soprattutto delle sostanze che venivano usate a quei tempi per migliorare le prestazioni dei calciatori. Discorsi passati che faceva anche Zeman quando puntò il dito contro la Juventus per l’abuso di farmaci, proprio nel periodo in cui l’ex bianconero frequentava lo spogliatoio juventino. E, considerato il numero elevato di decessi per malattie tumorali come accaduto anche a Gianluca Vialli, ha lanciato pesanti ombre su quei periodi. Anche il presidente Lotito a mezza bocca aveva detto cose del genere, ma più che altro gettando sospetti, non certo facendo dichiarazioni chiare e precise come ha fatto l’ex calciatore.
Ecco le parole precise del giocatore che non si nasconde e spara a zero: “Bisognerebbe risalire a quello che abbiamo preso in quei periodi. Bisognerebbe investigare un po’, sulle sostanze prese in quei periodi. Non so se sia dovuto a questo ma c’è sempre stato il doping. Non si sono mai prese robe strane, perché c’è una percentuale che devi tenere. Però con il tempo bisogna vedere se certi integratori fanno bene oppure no. Sta succedendo a troppi calciatori. Negli anni miei c’era il doping. Non prendevi robe strane, prendevi robe normali ma poi bisogna vedere se col tempo riesci a buttarle fuori o restano dentro. Poi tanti hanno parlato dell’erba dei campi e dei prodotti che utilizzavano che davano dei problemi”.