Adidas accompagnerà la Nazionale Italiana nei prossimi impegni dopo il sodalizio con Puma: cosa cambia in termini contrattuali.
La Nazionale cambia pelle. Il rinnovamento azzurro è iniziato alcune settimane fa con la presentazione del logo: il “sogno azzurro” ha un nuovo stemma più dinamico ed essenziale. Punto focale è anche il collegamento diretto con i canali della Federazione. Segno che il calcio italiano sarà sempre più interattivo per avvicinare gli utenti alle alte sfere. Non è come mettere piede nei palazzi del potere ma quasi: arrivare al sito della FIGC tramite QR Code è un primo passo. Poi arriveranno gli altri.
C’è anche il brano in musica – collegabile allo stemma – che si apre automaticamente non appena la finestra viene a contatto con lo smartphone o qualsiasi altro dispositivo mobile. Insomma una longa manus sul mondo azzurro. Non è finita: la metamorfosi è anche concreta, tangibile sul campo. Le nuove divise sono realtà: dopo tanti proclami, l’Italia annuncia ufficialmente l’accordo con Adidas. Cambio brand dopo Puma, sponsor che ha portato anche la vittoria dell’Europeo, ma restano sul groppone le due eliminazioni Mondiali.
Adidas protagonista del sogno azzurro: il nuovo sponsor della Nazionale presenta le maglie
C’è tutto per ricominciare, ma in particolare colpisce la volontà effettiva di voltare pagina: l’azzurro delle nuove maglie è più acceso, poi ci sono i bordini dorati a rendere tutto più istituzionale. Il logo dinamico e inequivocabile troneggia sulla divisa che si immerge in nuovi colori quasi tendenti al fluo: l’azzurro, infatti, è più acceso. Così come il bianco a fare da accompagnamento e contraltare nei contorni. Dal punto di vista estetico c’era meno margine di movimento: la novità è nel colletto, quasi una curva che cinge la gola dei giocatori. Stile e dinamicità. Sul piano economico si cambia parecchio rispetto al recente passato: Adidas veste le migliori Nazionali e squadre di club da diverso tempo. È sinonimo di credibilità e innovazione. Il binomio che serve a Mancini e ai suoi.
Gli azzurri incasseranno una cifra poco superiore alla precedente con Adidas. Stiamo parlando di circa 20 milioni che andranno nelle casse della Federazione con l’aggiunta di una strategia comunicativa ben precisa che farà schizzare il brand Italia anche all’estero e in altri mercati. La comunicazione social, anche nel wear branding, oggi è tutto. Una consapevolezza che ha portato Gravina alla seguente scelta: “Speriamo di espandere il calcio italiano a ogni livello”, ha detto. Soddisfazione reciproca, dunque.
I primi frutti di questo sodalizio si vedono sui social dell’Adidas dove c’è grande curiosità per capire le reazioni al nuovo prodotto: i risultati sembrano incoraggianti. I prezzi per gli interessati al nuovo kit non sono propriamente popolari, ma la qualità costa. Proprio com’era stato per la Puma. L’auspicio è che arrivino risultati ancora migliori: questo viaggio, verso le “montagne” più alte dello sport internazionale, è appena cominciato.