Gina Lollobrigida muore a 95 anni: l’icona del cinema italiano era anche appassionata di sport, merito della nipote Francesca.
Gina Lollobrigida, la “Bersagliera” del cinema italiano, muore a 95 anni. Una vita di successi la sua che lascia tra l’affetto e il dolore dei più cari. Una donna eclettica in grado di incarnare qualunque ruolo: una vera e propria sex symbol, ma anche tanto talento e audacia. Il neorealismo cinematografico gli deve molto. Soprattutto Pietro Germi e Carlo Lizzani hanno saputo valorizzarla in un genere controverso come quello neorealista in cui anche uno sguardo faceva la differenza. Figuriamoci il suo. Occhi profondi e mimica senza tempo: la stessa che ha conservato fino ad oggi rendendola inconfondibile anche quando parlava raccontando aneddoti di ogni genere.
Il mondo le rende omaggio, celebri le sue collaborazioni a Hollywood, ma tanto diede anche al cinema francese con “Fanfan la Tulipe”. Capolavoro immutato grazie alla propria profondità che fece dire a Gerard Philipe di aver trovato una dea. Senza contare altri capolavori come “Pane, amore e fantasia” e “Le infedeli”, diretta da Mario Monicelli e Steno. Un insieme di possibilità che l’hanno resa la donna intramontabile che è stata. Il saluto arriva anche dalle istituzioni che le rendono omaggio con il dovuto cordoglio, malgrado oggi sia un’altra giornata importante e storica per l’Italia: Matteo Messina Denaro è assicurato alla Giustizia dopo 30 anni di latitanza.
A dare un ricordo pieno d’amore anche la nipote Francesca Lollobrigida – medaglia d’argento nel pattinaggio di velocità a Pechino 2022 – che ringrazia la zia per averla sempre spronata: una voce meno istituzionale, ma non per questo meno intensa. “Grazie zia Lollo – scrive sui suoi canali social – mi hai sempre spronato a dare il meglio e a credere nei miei obiettivi. Questo lo devo solo a te, ora sarai uno splendido ricordo, con affetto e stima”. Un cerchio che si chiude.
Francesca e Gina, unite dalla voglia di far emergere la propria competenza prima che la rispettiva reputazione: meccanismi per cui l’attrice si è molto battuta, parità di genere, ma anche volontà di chiarire diversi punti come l’accettazione e lo sviluppo di competenze al di là del genere. Lontano dagli stereotipi, vicino alla qualità. Anche questo era Gina Lollobrigida: una donna sempre al fianco delle donne. A partire da sua nipote.
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