Il Milan continua il momento negativo e manca la vittoria anche col Lecce: cosa c’è dietro la crisi improvvisa dei rossoneri.
Ora Stefano Pioli e i tifosi iniziano a preoccuparsi per gli ultimi risultati del Milan. Un mezzo calo si era già intravisto prima della pausa Mondiale ma dopo la sosta le cose stanno andando addirittura peggio. A parte il successo con la Salernitana per aprire il nuovo anno, i rossoneri non hanno più vinto nelle successive tre partite uscendo anzitempo anche dalla Coppa Italia.
In una fase cruciale della stagione il Milan rischia di buttare via tutto se non riprende la giusta strada il prima possibile. I rossoneri hanno già abbandonato una competizione e, salvo un clamoroso crollo del Napoli, le speranze scudetto continuano a diminuire. Paradossalmente nel momento in cui i campioni d’Italia avrebbero potuto accorciare il divario in classifica, alla luce della sconfitta degli azzurri con l’Inter, hanno perso ulteriore terreno.
Con la lotta al titolo ormai quasi compromessa, anche se non è ancora finito il girone d’andata, alla squadra di Pioli non resta che portare a casa la Supercoppa per alzare almeno un trofeo considerando l’altissima competitività in Champions League. Il problema però è che il derby di Riyad arriva nel momento peggiore e serve una reazione d’orgoglio altrimenti una sconfitta potrebbe dare il definitivo colpo di grazia.
Milan, la crisi è realtà: i motivi dell’improvvisa involuzione
Non capitava da tantissimo tempo che il Milan si trovasse in una spirale negativa. Sotto la gestione di Stefano Pioli, a parte una partenza balbettante, si è sempre respirato un’aria d’entusiasmo intorno alla squadra che oggi invece appare triste. I pareggi con Roma e Lecce, intervallati dalla sconfitta fatale col Torino in Coppa Italia, hanno minato le certezze dei campioni d’Italia.
E’ altamente improbabile che il Milan abbia smarrito tutti i suoi meccanismi in pochi giorni ma questa flessione parte da lontano ed era quasi annunciata. I rossoneri, con il materiale umano a disposizione, hanno già fatto un’impresa la scorsa stagione e sulla carta sono rimasti inferiori alle altre big italiane.
Inoltre il calcio insegna che è più difficile confermarsi dopo una grande vittoria e lo sta subendo sulla propria pelle la formazione di Pioli che però non può fare sempre miracoli. Aldilà di tutte le attenuanti, comprese soprattutto le solite assenze (su tutte quella di Maignan), è evidente come ci sia qualcosa che non va nella testa di giocatori quasi tutti giovani e con poca esperienza.
I problemi sono maggiormente mentali che tecnici o tattici per una squadra applaudita da tutti per il suo gioco messo in mostra nei mesi passati. La prima sensazione, guardando anche i ripetuti gol subiti, è la mancanza di equilibrio in campo dove i reparti sono scollegati e la difesa soffre troppo all’avversario.
Poi ci sono anche gli errori individuali e le brutte prestazioni dei singoli che però riguardano quasi tutti perché attualmente si salvano in pochi, segno di una magia svanita ma basterebbe una scossa per ritrovarla. L’involuzione è collettiva è come è arrivata può andare via quando meno te l’aspetti, bisogna solo resistere e stare tutti uniti non facendosi prendere dal paura.