Cristiano Ronaldo continua a rilanciare le proprie quotazioni, facendo infuriare ex calciatori che continuano ad attaccarlo.
Nella vita di ogni essere umano, ci sono dei momenti dove per forza bisogna prendere delle decisioni. Nel caso di un calciatore, quel momento giunge quando il proprio fisico non risponde come dovrebbe agli stimoli della mente. Con l’avanzare dell’età, non si ha la forza di poter fare ciò che si faceva a 20 anni e questo, porta a condizionare anche le prestazioni in campo. D’altronde, quando dimostri che non riesci più ad essere incisivo con club e Nazionale ma, nonostante ciò insisti un motivo ci sarà.
Forse, nel caso del portoghese oltre alla questione dei soldi c’è anche quella relativa ad un voler dimostrare a se stesso e agli altri che può continuare ad essere il migliore in assoluto anche a 38 anni. Certo, un conto è giocare in Inghilterra e un contro in Arabia Saudita ma 200 milioni di euro l’anno farebbero chiudere gli occhi e tappare il naso a chiunque.
Cristiano Ronaldo, critica feroce
Grande calciatore, grande professionista con un grande senso di responsabilità. Grazie al suo fisico, agli allenamenti duri e alle sue abilità in campo, ha vinto tanto e guadagnato tantissimo, riscattandosi da quell’infanzia difficile che ha vissuto. Per quanto un calciatore come il portoghese possa allenarsi pedissequamente, all’età di 37 anni è normale non riuscire a fare in campo ciò che si faceva dieci anni prima. Infatti, chi lo guarda, può sicuramente dire che il calciatore è in forma ma che, rispetto al passato, non ha più quella velocità e rapidità nei movimenti laterali che lo contraddistinguevano.
Peccato che, eccetto lui, tutti gli altri hanno compreso tale situazione. Un qualcosa che lo ha portato a decisioni che lo hanno portato a ricevere critiche durissime. Le ultime sono state quelle di Eric Cantona che al quotidiano spagnolo ‘Marca’ ha detto: “Ci sono due tipi di veterani: quello che vuole giocare tutte le partite perché pensa ancora di avere 25 anni e quello che si rende conto di non avere 25 anni ed è qui per aiutare i giovani calciatori, sa che non giocherà tutte le partite, ma è consapevole che avrà il suo momento“.
In effetti, il ragionamento del francese è giunto ma l’attacco ma non finisce qui: “Ci sono giocatori che aiutano i nuovi: Ibrahimovic lo fa ancora con il Milan, Ryan Giggs o lo stesso Maldini quando era al Milan. che non ha 25 anni. È già più grande e non sa che, invece di non essere felice per non aver giocato tutto, dovrebbe accettare la situazione: ‘Va bene, non ho 25 anni, non posso giocare sempre, ma io ‘aiuterò i giovani e accetterò la mia situazione’“.