Vincendo la Supercoppa spagnola contro il Real Madrid, il Barcellona di Xavi ha spezzato uno storico tabù: il dato è sorprendente.
È stato a senso unico in Clasico tra Real Madrid e Barcellona andato in scena questa sera a Ryiad, e valevole per la finale di Supercoppa Spagnola. I blaugrana, infatti, si sono imposti con un secco 3-1, ribadendo nello scontro diretto quella solidità che gli uomini di Xavi stanno facendo vedere anche in Liga, dove occupano il primo posto ed hanno incassato appena 6 reti in 16 partite.
A decidere la sfida contro gli acerrimi rivali sono stati i gol di Gavi, Lewandowski e Pedri. Sontuosa soprattutto la performance del primo, assoluto mattatore con anche due assist all’attivo. A 18 anni, non ha battuto il record di precocità per un gol del Clasico (il primato rimane del compagno Ansu Fati, marcatore a 17 anni), eppure, grazie a lui è caduto un tabù aveva cominciato a ferire la tifoseria catalana, oggi finalmente in festa.
Barcellona, primo trofeo e tabù spezzato: l’incredibile coincidenza di Xavi
Contro i campioni di Spagna e d’Europa, Xavi ha infatti ottenuto quella che è una delle sue più pesanti vittorie da allenatore in carriera. Più pesante, per certi versi, dello 0-4 rifilato ai blancos nella scorsa stagione, al Bernabeu. In fondo, non è solo il primo trofeo da tecnico per lui: le finali contro il Real Madrid, va ricordato, erano diventate una vera e propria maledizione per il Barcellona, cominciata proprio ai tempi in cui il suo attuale allenatore aveva ancora in mano le chiavi del centrocampo.
Erano infatti 10 anni che il Barcellona non batteva il Real Madrid in una finale. L’ultima volta era accaduto nell’andata della finale di Supercoppa, nell’agosto del 2012, quando proprio Xavi, con Messi e Pedro, andò in gol nel 3-2. Da allora, nel match di ritorno e poi nella finale di Coppa del Re del 2014, e nelle partite della finale di Supercoppa del 2017, si erano sempre imposte le merengues.
Oggi quel tabù è caduto, e c’è voluto proprio Xavi, predestinato in panchina proprio come Gavi lo è in campo, per far sì che accadesse. Al Real Madrid di Ancelotti non resta che leccarsi le ferite, sapendo che la partita potrebbe rappresentare una chiave di volta importante per la stagione, almeno in Liga, dove i rivali stanno mostrando un passo davvero invidiabile.