Milan, il portiere è un enigma: Tatarusanu non brilla e Maignan è ancora ai box, i rossoneri devono stringere i denti, anzi i guanti.
Il Milan si ferma al Via Del Mare: i giallorossi non stanno simpatici ai rossoneri. Nella Capitale e in Puglia cambiano le sorti, ma il risultato resta uguale: 2-2 anche contro i salentini che significa 2 punti in altrettante partite. Troppo poco per sperare di reggere il passo. Il Napoli gira a un altro ritmo, mentre la Juve (che qualcosa potrebbe concedere) deve scrollarsi di dosso i lividi del Maradona per tornare a difendersi dalla concorrenza. Se il vertice è a senso unico, dietro si danno battaglia.
A questa tenzone il Milan deve farsi trovare pronto: tutt’altro è emerso in queste ultime partite. La squadra di Pioli gioca a corrente alternata. Giroud e Calabria salvano una partita in salita grazie alle reti di Hernandez e Baschirotto. L’enigma più grande, però, resta il portiere: Tatarusanu sta facendo il massimo, ma il Milan ha bisogno di altro. Quattro gol in due partite e scoppia il caso: i tifosi rumoreggiano, ma c’è anche chi lo difende. L’estremo difensore ha preso il posto di Maignan: l’ultima volta che ha giocato era il mese di settembre. Un’amichevole che di equilibrato aveva ben poco.
Contesto in cui il muscolo gemello mediale ha iniziato a gridare aiuto. Lesione che ha messo seduto il portiere per diversi mesi, l’estremo difensore ha dovuto persino dire addio al Mondiale in Qatar: gli esperti erano sicuri che potesse rientrare dopo la sosta. Così non è stato, il 4 gennaio – data cerchiata in rosso anche per questo motivo – doveva essere la data del rientro invece è diventato “il giorno della marmotta”. Il francese, come nel celebre film con Bill Murray, ricomincia da capo ogni giorno.
La riabilitazione sembra non finire mai. Ora si guarda a 40 giorni, questo il tempo necessario affinché possa tornare. Il Milan può permettersi questa attesa? La risposta è no, ma la realtà resta in forse. Nel senso che si prosegue a guardare sul mercato: se in casa non funziona niente, è opportuno andare a fare rifornimento. La lente d’ingrandimento rossonera finisce su Sergio Rico, con cui ci sono stati dei contatti ma finora c’è ancora distanza tra le parti.
In alternativa ci sarebbe il nuovo arrivato Vasquez, ma Pioli ancora non si fida. Anche se, dopo l’ennesima frenata, qualche domanda comincia a farsela. Servirebbero le risposte, prima che ad accaparrarsi il montepremi sia qualcun altro: il bottino dell’Europa che conta non aspetta.
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