Inter, tra infortuni, mercato e la finale di Supercoppa contro il Milan, il match di stasera contro il Verona è un crocevia decisivo
“E la copolista se ne va…“, era il sottofondo musicale nel finale del match del “Maradona” tra un superbo Napoli e i resti di quella appena due anni fa era la dominatrice assoluta del campionato, la Juventus. Come dare loro torto, il Napoli è sempre più la lepre della Serie A mentre tutte le altre faticano a reggere il suo passo.
La Juventus, per effetto della debacle di ieri sera, è di nuovo scivolata a meno 10 dagli azzurri mentre le milanesi, entrambe in campo stasera, i rossoneri alle 18.00 al “Via del Mare” contro il Lecce, i nerazzurri alle 20.45 a “San Siro” contro l’Hellas Verona, non possono più sbagliare dopo il mezzo passo falso nel turno precedente.
In particolare, sono i nerazzurri a rischiare di più non tanto per il valore degli avversari, gli scaligeri sono sì penultimi in classifica ma hanno conquistato 4 punti nei primi due match del 2023, quanto per un’infermeria sempre piena e per lo spinoso dossier dei rinnovi contrattuali che potrebbero minare le chance di clamorosa rimonta dei nerazzurri.
Inoltre, particolare non di poco conto, mercoledì prossimo, nella cornice del “King Fahd Stadium” della capitale dell’Arabia Saudita, Riyad, l’Inter incrocerà i guantoni con il Milan nel match che assegnerà il primo trofeo stagionale: la Supercoppa italiana.
Motivo per il quale il match di stasera contro gli scaligeri, anche alla luce delle loro ultime poco convincenti prestazioni, è un bivio decisivo per i nerazzurri che ci arrivano con un centrocampo in affanno per l’assenza di alternative vista la defezione di Brozovic, fermo ai box, e con Barella e Calhangolu recuperati in extremis e costretti a fare gli straordinari.
Dovranno tirare la carretta anche Dzeko e Lautaro Martinez cui, dopo i 120 minuti in Coppa Italia, mister Simone Inzaghi chiede un ulteriore sacrificio data l’indisponibilità di Romelu Lukaku.
Se si è alle firme per il rinnovo di Darmian e per quello di Dzeko, 37 anni il prossimo 17 marzo ma qualità e continuità in linea con le sue annate migliori (sette gol in campionato, di cui 3 in Champions League, e 3 assist) mancano dettagli e distanze da limare, ostacoli che non sembrano insormontabili, per il prolungamento che più tiene con il fiato sospeso i tifosi nerazzurri, quello di Skriniar, non ci saranno aggiornamenti sino ad almeno a dopo la Supercoppa che, pertanto, diventa un appuntamento doppiamente cruciale per il futuro nerazzurro.
Ma prima, come, detto, c’è da superare l’ostacolo Hellas che per i nerazzurri potrebbe rivelarsi, come in passato per il Milan, la “fatal Verona“.
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