Napoli-Juventus non è solo un match scudetto ma è anche la sfida dei doppi ex: ecco i cinque che nessuno ricorda mai
Ci siamo! Poche ore e si alzerà il sipario, al “Diego Armando Maradona“, sul big match della 18esima giornata di Serie A, Napoli-Juventus, gara che mette di fronte la prima della classe, i padroni di casa, e la seconda, ovviamente gli ospiti, seppure in condominio con il Milan.
Finalmente, dopo le schermaglie dialettiche, con tanto di rimpallo tra i due tecnici, Luciano Spalletti e Max Allegri, dell’onere dei favori del pronostico, la parola, a partire dalle 20.45 di stasera, passerà al campo nella speranza che i protagonisti siano solo i calciatori e che pertanto a prendersi la scena non sia la squadra arbitrale.
Tanti, quindi, i contenuti e i motivi di interesse di un match che è più di una classica del calcio italiano, è l’emblema stesso della rivalità calcistica. Eppure, nel corso degli anni l’acerrima rivalità che divide i bianconeri e gli azzurri non ha impedito ad alcuni di loro di vestire, in periodi differenti delle loro carriere, entrambe le casacche.
Napoli-Juventus: Aronica, Giaccherini, Pecchia, Zoff e Altafini, i 5 doppi ex che nessuno ricorda
Napoli-Juventus, dunque, è anche la sfida dei doppi ex. Di solito tutti ricordano Omar Sivori, il prototipo dei fantasisti argentini che proprio in azzurro pose termine alla sua carriera agonistica dopo essersi beccato un maxi squalifica, 6 giornate, a seguito dell’espulsione rimediata per uno storico litigio con l’arbitro del match contro gli ex compagni bianconeri del 1° dicembre 1968.
Altri doppi ex che tutti rammentano sono Ciro Ferrara e Fabio Cannavaro così come Gonzalo Higuain il cui trasferimento all’ombra della Mole Antonelliana è stato vissuto da gran parte della tifoseria azzurra come un tradimento tanto che ancora oggi il “Pipita” è nella black list dei tifosi napoletani.
Pochi, invece, ricordano che il monumento vivente del calcio italiano, “Dinomito” Dino Zoff, che ha legato la sua straordinaria carriera ai colori bianconeri, ha difeso per tre anni (dal 1969-70 al 1971-72) i pali della porta azzurra prima di approdare alla Juventus così come José Altafini che dopo aver militato nel Napoli per 7 anni il 6 aprile del 1975, da fresco ex dal dente avvelenato, da subentrato, con una zampata quasi allo scadere consegnò lo scudetto ai bianconeri firmando il gol vittoria nel match scudetto Napoli-Juventus e meritandosi così l’appellativo (affibbiatogli dai tifosi napoletani) di “core ‘ngrato“.
Palmares decisamente meno illustre per altri tre doppi ex finiti del dimenticatoio: Emanuele Giaccherini, una meteora con entrambe le compagini, Salvatore Aronica e Fabio Pecchia, dei tre quello che lasciato una traccia più profonda nella storia del Napoli, in azzurro dal 1993 al 1997 prima di raggiungere il suo mentore Marcello Lippi (che lo lanciò in prima squadra insieme a Fabio Cannavaro) alla Juventus.