Inter, dejavù Calhanoglu: quel “film” già visto in rossonero, il retroscena

Inter, Calhanoglu è l’enigma dell’ultimo periodo nerazzurro. Il calciatore è in scadenza nel 2024, ma Marotta non vuole problemi: il piano.

Inter, Hakan Calhanoglu è l’uomo da difendere. I nerazzurri pensano al mercato in entrata, ma guardano anche dentro casa propria. L’obiettivo è sistemare i sospesi: le questioni sono tante, ma la priorità ce l’ha l’ex Milan che comunque ha mercato. La scadenza parla chiaro: 30 giugno 2024 è la deadline da evitare. Problema risolvibile con un meeting che avrebbe dovuto esserci già da tempo. Qualcosa era in programma prima della sosta Mondiale, ma successivamente è saltato tutto.

Inter Calhanoglu
Calhanoglu, il rinnovo resta una priorità (ANSA)

Tempistiche non coincidenti che dovranno incontrarsi quanto prima almeno per gettare le basi dell’avvenire. Un futuro possibile solo se c’è reciprocità: naturalmente il calciatore spinge per un adeguamento. Possibile solo se Marotta e soci aprono le porte a un colloquio proficuo. Questo è quello che hanno intenzione di fare, lo stesso vale per Bastoni, ma nel caso del collega turco occorre allungare il vincolo di scadenza per evitare quello che è già successo sull’altra sponda di Milano.

Inter, Calhanoglu in cima alla lista: il rinnovo del turco è al vaglio

Quando Calhanoglu era in rossonero, infatti, le dinamiche sono andate troppo per le lunghe. Nessuno riusciva a trovare il punto d’incontro: troppe pretese da una parte, un eccessivo tira e molla dall’altra. Il focus della questione non era stato individuato e i rimandi sono diventati muri. Marotta lo sa bene e per evitare questo ha già fatto una chiacchierata con l’entourage del calciatore.

Calhanoglu Inter
Il turco in odore di rinnovo (ANSA)

Sondare il terreno: ci sono buone basi per chiudere a metà strada, ma serve l’intesa definitiva per un secondo incontro atto a definire numeri, confini e aspettative di un’altra parte di vita sportiva da vivere insieme. Senza, in alcun modo, imprevisti dell’ultim’ora. La parola passa al campo che fortunatamente ha meno interrogativi della burocrazia da mercato. La volontà non manca, ma spesso serve qualcosa in più.

Gestione cookie