Serie A nel mirino di Amazon e Warner-Discovery: la rivoluzione sui diritti tv

Serie A, si profila all’orizzonte una vera e propria rivoluzione: il massimo campionato di calcio fa gola al gigante dell’intrattenimento Amazon e Warner-Discovery

Anche senza avere l’appeal della Premier League anche la Serie A catalizza l’interesse dei grandi colossi dell’intrattenimento. Si preannuncia, quindi, molto combattuta la prossima gara per l’assegnazione dei diritti televisivi del massimo campionato di calcio.

Serie A addio DAZN
Serie A, addio a DAZN? (TvPlay.it)

La piattaforma di streaming DAZN, a dispetto disservizi più volte lamentati dai suoi abbonati, attualmente detentrice dell’esclusiva su 7 delle 10 partite di Serie A, in vista della sua prossima quotazione in borsa punta ad aumentare, o al limite mantenere intatto, il proprio portafoglio di diritti televisivi.

Anche Sky non ha alcuna intenzione di fare un passo indietro anche se in molti sono dell’idea che non possa pareggiare le offerte avanzate in passato per la Serie A. D’altronde, nessuno dei grandi player è disposto a svenarsi in un mercato in cui i margini di profitto sono incerti e non tali da garantire il rientro degli investimenti.

Serie A, sondaggio di Amazon e Warner-Discovery sui diritti televisivi

Ora, però, secondo quanto riferisce l’edizione odierna di “Milano Finanza” e come anticipato dal giornalista de “Il Sole 24 ore”, Marco Bellinazzo, nel corso di un suo intervento a TvPlay, all’orizzonte si profila una vera rivoluzione visto che a scompaginare le carte irrompe il gigante Amazon e Warner-Discovery, che, fresco di fusione, dopo un primo esperimento con la Champions League, sta sondando il terreno in vista di una sua partecipazione alla gara per i diritti televisivi della Serie A.

Amazon Serie A diritti
Amazon (TvPlay.it)

Un investimento funzionale a scorporare l’offerta di Prime video dallo streaming televisivo. Del resto, di recente il CFO della società, Gunnar Wiedenfels, ha ribadito la centralità dello sport nella strategia aziendale e che “l’Europa è un naturale terreno di gioco” salvo poi correggere leggermente il tiro precisando che il secondo pilastro è la sostenibilità degli investimenti per scongiurare il rischio di incorrere in “eccessi di spesa per i trophy asset“.

Intanto, dopo aver avuto il via libera dall’Antitrust e dal Garante delle Comunicazioni, la Lega è al lavoro sulla stesura del bando con l’obiettivo di assegnare entro la fine della stagione i diritti televisivi per un periodo fino a 5 anni e non escludendo di delineare i relativi pacchetti con meno esclusive in modo da includere, secondo qualche osservatore, anche l’opzione Serie A in chiaro.

Gestione cookie