Malinovskyi via dall’Atalanta: il retroscena sulla cessione al Marsiglia

Malinovskyi e l’Atalanta, un rapporto d’amore burrascoso, che ha portato il calciatore ucraino lontano dal campionato italiano.

Dopo tre stagioni e mezza, Ruslan MalinovsKyi lascia l’Atalanta e il calcio italiano. Ebbene sì, 29 enne trequartista ucraino dice addio, almeno per il momento alla Serie A per approdare in Ligue 1. Una nuova avventura lo aspetta, con la maglia del Marsiglia, dopo aver incantato con giocate, assist e gol per anni i tifosi italiani. Un giocatore formidabile, che forse avrebbe meritato maggiore considerazione viste le sue qualità tecniche e il suo immenso spirito di sacrificio.

Malinovskyi
Malinovskyi (Ansa)

Eppure, in questi anni l’ex Genk ha dimostrato di poter essere molto ultime alla causa bergamasca e di poter giocare tranquillamente in più ruoli. Difatti, sia da trequartista centrale che da falso nueve, il 29enne ucraino ha sempre ottenuto ottimo risultati, sia in termini di gol che di assist. Un esempio? Stagione 2020/21, in 36 partite è andato a segno 8 volte e fornito ben 12 palle gol. Nell’ultima, 6 reti e 5 assist, a dimostrazione di tutto il suo valore.

Malinovskyi via dall’Atalanta

Nonostante le sue ottime prestazioni, Malinovskyi dice arrivederci all’Atalanta e da il suo benvenuto al Marsiglia. L’arrivo in Francia dell’ucraino è stato culminato da una trattativa che ha portato ad un accordo per un prestito del calciatore. A fine stagione, si valuterà poi il da farsi ma intanto toccherà al 29enne trequartista dimostrare tutto il suo valore anche in Ligue1.

Malinovskyi
Malinovskyi (Ansa)

A parlare di tale trasferimento è stato Sergiy Serebrennikov, agente del calciatore, che ai microfoni di Stopandgoal.com in onda su TvPlay ha detto: “Stava giocando poco all’Atalanta, un po’ troppo poco. Si è manifestata la possibilità del Marsiglia insieme ad altre e abbiamo preferito la proposta dell’Olympique. Non c’è nulla di scandaloso dietro quanto accaduto in questi mesi, si è trattata di una scelta esplicita di Gasperini che ha optato per giocatori secondo lui più meritevoli, cose che nel calcio capitano”.

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