Il centrocampista spagnolo fino a giugno resterà in biancoceleste, il Cadice ci ha provato ma è stato un tentativo sterile e poco credibile. Lui è contento e non ha alcun malessere o malcontento
Un caso che, in realtà, non è mai stato un caso. Qualcuno l’ha montata ad arte. Che sia un ragazzo un po’ particolare, che abbia un carattere e delle prese di posizioni spigolose, a volte, si sa, e mai l’ha nascosto proprio perché è uno che quello che pensa, dice e non ha problemi a prendersi le sue responsabilità, ma far passare Luis Alberto per uno che non ha voglia di allenarsi o che mette il broncio così per partito preso, è sbagliato. Ed errato. Per qualcuno sarà una novità, ma lo spagnolo non ha mai fatto alcuna pressione per andare via, la filosofia è: se arriva l’offerta giusta e la Lazio è soddisfatta, allora se ne parla, altrimenti testa bassa a lavorare. E così è stato.
Certo, non tutto è stato rosa e fiori con Sarri, soprattutto in estate e in avvio di stagione, ma adesso le cose sono cambiate. A luglio l’unica vera possibilità di andare via c’è stata col Siviglia di Monchi che, un giorno sì e l’altro pure, chiamava il giocatore e il suo entourage per avere la disponibilità al trasferimento, peccato che l’ex dirigente romanista prometteva cose che non poteva garantire perché il club non aveva i soldi che chiedeva la Lazio e lui, allo stesso tempo parlava con Isco, tanto è vero che alla fine proprio il trequartista è stato ingaggiato. Luis si è sentito preso in giro da Monchi, al punto che per lui il Siviglia fino a quando ci sarà l’ex dirigente della Roma, non è una squadra appetibile.
Il Cadice ha provato, ma Lotito ha detto subito no e ha mediato tra lui e Sarri
Lo spagnolo si è messo sotto e, pur giocando da seconda linea, ha collezionato 17 gare, 4 reti e 3 assist, risultando decisivo in altrettante situazioni. Il rapporto con Sarri fino alla sosta è stato terribile, i due non si parlavano proprio, se non per qualche dettame tattico durante le partite po quando doveva entrare a gara in corso. A novembre, il tecnico aveva chiesto alla società di risolvere la situazione, cedendo il centrocampista, ma Lotito è stato dubbioso sin dall’inizio. Se arriva l‘offerta giusta se ne parla, altrimenti resta con noi. L’ha ribadito anche allo stesso giocatore a quattr’occhi anzi gli ha detto che avrebbe parlato con l’allenatore per risolvere la situazione. E così è stato, tanti che durante la mini-tournée e il ritiro di Natale, Sarri nei confronti di Luis Alberto ha cambiato totalmente rapporto: più cordiale e più disponibile. Cosa che il ragazzo ha apprezzato tantissimo, tanto che il gruppo ne è rimasto, prima un po’ spiazzato e poi piacevolmente sorpreso.
Luis Alberto nel mirino del Cadice? I dettagli
In tutto questo si è posizionato il Cadice che, poco prima di Natale, si è messo in contatto con il procuratore di Luis Alberto per verificare la fattibilità dell’operazione. Il problema è stato istantaneo appena il manager del ragazzo ha prospettato l’operazione a Lotito: prestito con diritto di riscatto a circa 18 milioni anzi per l’esattezza 15 più 3 di bonus. Il patron quasi si è arrabbiato perché pensava a una presa in giro e ha subito replicato: se sono queste le condizioni, non se ne fa nulla. L’agente ha tentato di riportare sotto il Cadice, gli spagnoli, che avevano una bozza d’accordo con Luis Alberto (stipendio poco più basso dai quasi 3 della Lazio a circa 2,5) a loro volta hanno provato ad alzare la posta, ma sempre col diritto di riscatto. A quel punto la Lazio ha detto no e ha ritirato il giocatore dal mercato. Luis Alberto è rimasto contento, lavora senza problemi e non vede l’ora di conquistarsi più spazio per riprendere la titolarità del posto in squadra. E’ questo il suo obiettivo. E adesso che le cose con Sarri vanno un po’ meglio, sembra essere anche alla portata. Sullo sfondo potrebbe esserci l’Atletico Madrid di Simeone, ma anche con i soldi non stanno messi benissimo. Tutt’altro.