Lukaku, sarà addio all’Inter o prestito-bis? Nella trattativa per trattenere il belga un ruolo decisivo lo gioca il “Decreto Crescita”: ecco come e perché
Continua il periodo no di Romelu Lukaku la cui stagione è un continuo entrare e uscire dall’infermeria. “Big Rom” è di nuovo ai box per una lieve infiammazione ai tendini del ginocchio sinistro. Niente di preoccupante, salterà il match di Coppa Italia contro il Parma, stasera a “San Siro” con palla al centro alle ore 21.oo, ma lo staff sanitario nerazzurro confida di mettere il belga a disposizione di mister Simone Inzaghi già per il prossimo impegno di campionato contro l’Hellas Verona.
Piuttosto è la situazione contrattuale dell’attaccante belga, in prestito dal Chelsea, a non far dormire sonni tranquilli a tutto l’ambiente nerazzurro. Insomma, Lukaku “raddoppierà” o lascerà l’Inter?
Ebbene un assist alla dirigenza interista per sbloccare lo stallo glielo serve il Decreto “Crescita“, l’arma in mano all’Inter e agli avvocati dell’attaccante belga per bissare l’operazione che ha portato di nuovo “Big Rom” all’ombra della Madonnina.
Lukaku, col il “Decreto Crescita” il contratto “pesa” 12 milioni
Romelu Lukaku guadagna 8.5 milioni netti, più 4 di bonus, che per effetto del “Decreto Crescita” al lordo fanno 12 milioni, in linea con quelli degli altri big, da Lautaro Martinez a Marcelo Brozovic, in quanto vi viene applicata l’aliquota del 25% e non quella del 45%.
Avendo sottoscritto il primo contratto di lavoro nell’estate del 2019, per Romelu Lukaku il suddetto beneficio fiscale durerà fino al 2024, cioè alla scadenza della durata di 5 anni del predetto vantaggio fiscale garantita dal Decreto “Crescita”. Per goderne è sufficiente risiedere nel nostro Paese per almeno 183 giorni. Non per nulla la scorsa estate l’Inter si è affannata nel far firmare il contratto al belga prima del 30 giugno.
Inoltre, aspetto non trascurabile, alla scadenza del prestito-bis, a fine giugno del 2024, il contratto di “Big Rom” in virtù dei tre anni di ammortamento graverà sulle casse del Chelsea per circa 45 milioni di euro, proprio quella cifra che grosso modo occorrerebbe all’Inter per riportare definitivamente ad Appiano Gentile, quartier generale del club nerazzurro, “Big Rom”.