La Juventus continua a fare punti e spera in una rimonta simile a quella della stagione 2015-16: anche in quel caso c’era in panchina Massimiliano Allegri.
Match intenso quello da vivere fra Napoli e Juventus che si incontreranno in Campania. Da un lato la capolista forte di un vantaggio importante e da mantenere il più possibile inalterato, dall’altro i bianconeri che cercano una rimonta a stagione in corso.
Spalletti e Allegri si incrociano, ancora volta, sperando di avere la meglio l’uno sull’altro. In casi come questi i punti in palio sono un fattore fondamentale per consolidare il primato, così come per insidiare la prima della classe. La partita arriva in un momento importante della stagione per tutta una serie di motivi fra voglia di primato da Serie A e idee di essere assoluti protagonisti della scena.
Juventus, le analogie di Allegri con il passato: il confronto con il Napoli
In casa Juventus pensare al primo posto non è più un sogno, sono sette i punti di distacco con il Napoli e ora spunta il big match proprio contro i partenopei. L’occhio dei tifosi va direttamente alla stagione 2015-16 quando i bianconeri recuperarono oltre dieci punti e vinsero il campionato. A cambiare oggi è però la tendenza del club allenato da Luciano Spalletti. Su 17 incontri ne ha perso solo uno, un gruppo forte e consapevole di poter dire la propria, contando sul vantaggio accumulato da inizio stagione.
La Juve allenata da Massimiliano Allegri concluse in quel caso la stagione con 91 punti, 82 il Napoli di Maurizio Sarri. Il recupero bianconero in quel caso vide ben 15 vittorie consecutive prima di alzare il trofeo dello scudetto al cielo, adesso le statistiche parlano di otto successi di fila per il club piemontese. Il tecnico punta sulla solidità difensiva e spera di ripetere il successo, magari potendo contare su giocatori di qualità come Di Maria, Vlahovic, Pogba, Chiesa e tanti altri.
Manca due giornate alla fine del girone di ritorno e la gara fra Juventus e Napoli rappresenta già una crocevia importante della stagione. Tante ancora i match da affrontare, quello dello stadio “Diego Armando Maradona” potrebbe essere una prova di quello che saranno le settimane a seguire. Molti sono i cambiamenti, specialmente per i partenopei che mostrano maggiore compattezza, nonché voglia di coronare un sogno atteso da tanti anni dall’intero popolo azzurro.