Salvatore Foti ha qualcosa di speciale, non a caso è il secondo di Mourinho. I suoi numeri alla Roma ora iniziano ad essere impressionanti.
Quando la Roma perde per squalifica José Mourinho non c’è nulla da temere, anzi. Il suo vice, Salvatore Foti, ha di fatto acquisito lo status di talismano, per i tifosi e forse anche per la squadra. La partita contro il Milan segna la consacrazione definitiva. Andiamo però a scoprire meglio questo allenatore che dalle parti di Roma si è già guadagnato il soprannome di “Special Two“.
Non è raro che José Mourinho venga squalificato, il portoghese lo conosciamo noi e lo conoscono gli arbitri. Il suo approccio vulcanico al match, fatto di proteste, gesti plateali che a volte divengono anche iconici, lo hanno reso il personaggio ed il professionista che è. A volte però il prezzo da pagare è uno o più turni di squalifica.
Quando questo accade la Roma ha scoperto di essere protetta da un talismano, il suo nome è Salvatore Foti. C’era molta curiosità in termini statistici prima della partita tra Milan e Roma. Il motivo era capire chi avrebbe piegato chi, tra Stefano Pioli che non ha mai concesso nemmeno un punto in carriera a Mourinho. Il suo vice, Foti, però quando è stato chiamato in causa le ha vinte tutte.
Roma, che numeri con Foti in panchina
Se la prima volta poteva essere fortuna e la seconda una coincidenza, forse ora dobbiamo iniziare a ipotizzare che 5 indizi facciano una prova. La prima partita in cui Foti è stato chiamato in causa è stata lo scorso campionato contro lo Spezia, vittoria in trasferta per 1:0 con gol di Abraham su rigore al 99′. Colpo di fortuna? Forse no, perché nella seconda vittoria l’avversario è l’Atalanta, cui tocca la stessa sorte, 1:0 sempre siglato dal centravanti inglese, ma stavolta all’Olimpico.
La prova del fuoco però è arrivata all’inizio della stagione in corso. Quando la Roma priva dello Special One si presenta a San Siro, però per affrontare l’Inter. I giallorossi finiranno per imporsi con il risultato di 1:2, una rimonta firmata da Dybala e Smalling. Eccoci quindi arrivati a queste ultime settimane, con l’allenatore portoghese che stavolta ha da scontare due turni di squalifica.
La vittoria casalinga e di misura della Roma contro il Bologna era sembrata ai più un fuoco di paglia, vista la prova opaca e la svolta della partita arrivata da calcio di rigore di Pellegrini. Il fuoco giallorosso però non si è spento ieri sera contro il Milan nonostante la pioggia di San Siro, anzi si è acceso al momento giusto negli ultimi minuti per riagguantare un risultato che avrebbe potuto mettere fine alla favola Foti e che invece ora lo proietta verso una dimensione che da qui a qualche anno potrebbe prendere il volo.
Foti a caccia di rivincite
I famigerati e recentemente tanto decantati “dei del calcio” a volte non sono generosi. Forse però col tempo imparano ad aggiustare il tiro e potrebbe essere il caso di Salvatore Foti, molto sfortunato da calciatore, ma che potrebbe trovare una carriera importante da allenatore. Bruno Conti fece di tutto per portarlo nelle giovanili della Roma, ma alla fine il giovane Foti esordì in Serie A con la Sampdoria. Era già il centravanti titolare dell’Italia Under 17 nel 2005 e qualcuno lo paragonava addirittura a Ibrahimovic.
Al debutto contro il Messina segna, procura un rigore e fa un assist, contribuendo in maniera massiccia al 4-2 finale. Purtroppo resterà il suo unico gol nella massima serie, perché poi per lui inizierà un calvario di infortuni e prestiti in Serie B, fino al ritiro prematuro all’età di 27 anni, dopo averle provate tutte per curarsi un’ernia.