La Roma in extremis ha pareggiato a San Siro contro il Milan. Un buon risultato (al netto della prestazione), eppure la Champions League si allontana
Con un sussulto d’orgoglio nel finale del match contro il Milan la Roma ha acciuffato il pari dopo essere stata sotto di due reti (Kalulu e Pobega le firme per i rossoneri) grazie all’imperioso stacco di testa di Ibanez e alla zampata di Tammy Abraham, quarto centro in campionato (più 1 in Europa League) per l’ex Chelsea.
Un punto a San Siro contro il Milan tutt’altro che disprezzabile. Ma le note positive, oltre al ritorno al gol del centravanti inglese, si fermano qui. I giallorossi, infatti, per 85 minuti, prima quindi dell’uno-due che in tre minuti ha ristabilito la parità quando il match sembrava già mandato in archivio, non hanno effettuato una sola conclusione in porta nonostante un assetto tattico sbilanciato in avanti vista la contemporanea presenza in campo di Lorenzo Pellegrini, Paulo Dybala, Nicolò Zaniolo e l’ex blues, i Fab Four di José Mourinnho.
A togliere le castagne dal fuoco allo Special One ancora una volta le palle inattive da dove sono scaturiti i due gol che hanno completato la rimonta dei giallorossi. Non un caso dato che sono già 10 su un totale di 21 i gol dei capitolini nati da questa situazione di gioco per una percentuale (48%) che è la più alta della Serie A.
Tuttavia, è altro il dato statistico che non sembra autorizzare sogni di gloria dei giallorossi in ottica qualificazione alla prossima edizione della Champions League, vero obiettivo stagionale dei capitolini. Contro le prime 10 della classe nel girone d’andata, quando manca all’appello solo la Fiorentina che sarà di scena all’Olimpico domenica prossima, la Roma ha collezionato solo 6 punti sui 24 disponibili.
Nel dettaglio, in otto match i giallorossi hanno vinto una sola volta, con l’Inter, poi sono arrivati tre pareggi, con Juventus, Torino e, ieri sera, con il Milan. Decisamente troppo poco per puntare al quarto posto nonostante il mezzo passo falso dell’Inter tenga i giallorossi ancora in corsa dal momento che il quarto posto, l’ultimo utile per la qualificazione alla Champions, è lontano tre punti.
D’altronde, come detto, per 85 minuti Tatarusanu, l’estremo difensore rossonero, è stato inoperoso. Contro il Bologna è arrivata sì la vittoria ma dal dischetto degli undici metri mentre a San Siro i giallorossi hanno pareggiato, sugli sviluppi di due palle inattive, con la zuccata di Ibanez e il graffio di Abraham, gol di un attaccante che sono proprio quelli sono mancati alla Roma finora.
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